Frascati | Tutte le colpe di Mastrosanti in una lunga nota di D'Uffizi e Gizzi

Pubblicato: Giovedì, 18 Febbraio 2021 - redazione politica

duffizi gizzi frascati ilmamilioFRASCATI (politica) - I due ex fedelissimi spiegano i motivi della rottura col sindaco

ilmamilio.it 

Dagli ex consiglieri Franco D'Uffizi e Paola Gizzi riceviamo e pubblichiamo.

"I fatti accaduti in questi ultimi giorni sono purtroppo la logica conseguenza di quattro anni di Amministrazione Mastrosanti incentrata sui distinguo personali e sulle diatribe politiche, che hanno distolto l‘attenzione dai problemi reali della città.

Le diverse provenienze culturali e politiche, di cui eravamo consapevoli fin dall’inizio, non hanno trovato mai una efficace sintesi che potesse dare fluidità e rapidità alle attività gestionali dell'ente.

parcoUlivi pubb3 ilmamilioseLasai ilmamilio

Tanti i nodi storici rimasti insoluti:

Decoro urbano, recupero immobile ex mattatoio, recupero stabile ex Filippine, spostamento della scuola per adulti (CPIA), spostamento della sede Polizia Locale, individuazione sede per Protezione Civile, Avis e Ladri di Carrozzelle (come palesemente espresso all'unanimità dal Consiglio Comunale).

Per non parlare di sicurezza e tutela della salute che dovrebbero essere priorità di qualsiasi Amministrazione,  soprattutto in questo anno di pandemia. E invece si è riusciti solo a depotenziare il Corpo Di Polizia Locale non garantendo l’avvicendamento di nuovi agenti in sostituzione di quelli andati in pensione.

Per la prima volta dopo molti anni, inoltre, non si è riusciti a proporre il progetto Frascati in-sicurezza nel periodo estivo, né è stato garantito alcun servizio serale. E ancora, per la prima volta non si è assunto personale a tempo determinato necessario a supportare tutte quelle attività che durante l'estate aumentano, per la tanta gente che si riversa nella nostra città.

Non si è dato seguito a quanto previsto nel piano di riequilibrio pluriennale dove si prevedevano dismissioni di immobili comunali, né si è dato seguito, ad oggi, a nessuna esternalizzazione prevista in quel piano.

Nel contempo però, sono stati aumentati tutti i tributi locali e sono stati messi sulla testa di ogni cittadino frascatano 600 euro pro capite di debito per i prossimi venti anni.

sportage pronta consegna mamilio dicembre


Noi abbiamo fortemente creduto in questo progetto, lo abbiamo supportato e ci abbiamo messo cuore e anima per avere la possibilità di cambiare questa città, renderla funzionale, accogliente, pulita e decorosa, la perla dei Castelli che tutti ci riconoscono, così come era scritto nel nostro programma elettorale, quello con cui ci siamo presentati ai cittadini che ci hanno dato fiducia. Purtroppo, con delusione, ci siamo scontrati con la realtà. Una realtà che non ci aspettavamo. Abbiamo notato una sempre maggiore mancanza di fiducia nei nostri confronti, una mancanza di condivisione, di spirito di squadra. La spaccatura, che si è palesata nel consiglio del 19 novembre 2019, è stata la punta di un iceberg, che da tempo stava andando alla deriva.

 

Oltre al fatto che l‘allora Presidente del Consiglio non era stato messo nelle condizioni di poter convocare il Consiglio Comunale come da regolamento, mettendo tutti gli atti a disposizione dei Consiglieri, perché questi non erano pronti, la cosa più difficile da accettare è stata di ritrovarsi due giorni prima del consiglio un piano di riequilibrio completamente modificato, sia nella durata che nei contenuti, soprattutto per quanto riguardava la vendita delle Farmacie Comunali.

tennis colline ilmamilio

Da quella decisione non collegiale ma imposta, portata avanti senza discussione e condivisione, abbiamo deciso di dare un segnale alla maggioranza, costituendo un gruppo misto, che avrebbe di volta in volta valutato i provvedimenti ma che avrebbe comunque sempre garantito il numero legale in aula perchè non ritenevamo politicamente giusto e corretto non dare la possibilità di governare al Sindaco.
Proprio con questo spirito di lealtà, benché venissimo trattati spesso come un’appendice sgradita, il gruppo misto si è astenuto su due Bilanci Consolidati, un Bilancio di previsone e soprattutto ha mantenuto il numero legale sui debiti fuori bilancio, quando il Sindaco non poteva contare sulla sua maggioranza.
In piena pandemia abbiamo dato, con convinzione e spirito di servizio, il nostro contributo alla città, senza tirarci indietro, perché mai abbiamo dimenticato le ragioni per cui siamo stati eletti e per le quali abbiamo scelto di fare politica: il servizio ai nostri cittadini.
Eppure, nonostante la nostra posizione di leale collaborazione seppur fuori dal perimetro della maggioranza, il Sindaco non ha mai ritenuto opportuno chiamarci per un confronto, se non nel Dicembre del 2019, a un mese dalla nostra fuoriuscita. Da quell’incontro stiamo ancora aspettando le prese di posizioni che ci aveva promesso. Nel frattempo però si ricordava della nostra esistenza soltanto nei giorni precedenti i Consigli Comunali, con l’unico scopo di sapere come avremmo votato le delibere. Probabilmente eravamo un problema per lui, ma come per tutti i problemi che ha incontrato sul suo cammino ha preferito metterci da parte, nella speranza che il tempo risolvesse le cose.
padel69 freeTime ilmamilio
Non c'è mai stata la volontà di aprire un confronto e riconoscerci un ruolo politico. Piuttosto il Sindaco ha preferito fare spazio in maggioranza a un consigliere di opposizione, per garantirsi i numeri. E in quel momento ci è stato chiaro che ci ha sempre considerato solo pedine intercambiabili.
L'ultimo atto, forse il più inaspettato e il più grave, è di qualche giorno fa, quando una mozione come tante protocollata da tutta l'opposizione e dal gruppo misto con richiesta di consiglio straordinario ha trovato la ferma, quanto inspiegabile, ostilità del sindaco. Con due missive il primo cittadino ha „invitato“, in maniera piuttosto pressante, il presidente del Consiglio a non convocare il Consiglio Comunale, perché luogo non deputato alla discussione di un argomento che secondo lui era di stretta competenza gestionale, ritenendo la discussione in consiglio inconferente e ultronea.
Di fatto, in punta di legge, ha provato a imbavagliare un‘aula intera per non discutere un problema di salute pubblica e adeguamento degli standard di sicurezza nel plesso ex Asilo tuscolano.
Un precedente pericoloso che avrebbe consentito alla maggioranza di addurre le stesse motivazioni per ogni mozione presentata e che non si voleva discutere, umiliando di fatto la massima rappresentanza della città. E tutto, cercando di scaricare la responsabilità sul Presidente del Consiglio, probabilmente reo di ricoprire una carica che in quel momento serviva al sindaco per altri scopi.
Abbiamo purtroppo assistito nel tempo al prevalere di egoismi e ambizioni personali sul bene collettivo, con esiti fallimentari, proprio perchè a venir fuori è stata l'inadeguatezza e la superficialità.
Il Sindaco, qualche giorno fa, giustificando l'atteggiamento di Renzi nel far cadere il Governo Conte scriveva sui social "al Governo devono ambire i migliori, finita la farsa ipocrita di uno vale uno". Ecco, su questo ha pienamente ragione, ma di fatto in questi anni per lui uno è valso l’altro pur di sopravvivere. Ha considerato un mero numero anche il gruppo misto, necessario quando mancavano i numeri, non più utile quando li aveva. E abbiamo purtroppo constatato a nostre spese che, per restare ancorato alla sua fascia, il sindaco non si è risparmiato nel cambiare (secondo lui furbescamente) le carte in tavola. Ma se i furbi pensano di essere bravi con le carte, chi ha dignità non ha timore, come logica conseguenza, di cambiare tavolo da gioco.
Comunita Tuscolana banner
La fine politica di questa amministrazione è nota da tempo, l‘emergenza da covid-19 ne ha soltanto rimandato la caduta.
Resta il rimpianto per un progetto in cui avevamo fortemente creduto e che abbiamo costruito negli anni. Siamo delusi dal suo esito, ma quando si perdono ben 6 consiglieri della originaria maggioranza vuol dire che chi doveva gestire la squadra non è stato all’altezza del suo compito.
Tutto quello che abbiamo fatto è stato nell’esclusivo interesse di Frascati, perché la nostra città era ed è il punto di partenza e di arrivo di ogni nostra azione. E così sarà anche per il futuro"..