Grottaferrata | Il vessillo di Forza Italia sventola in Consiglio comunale con la Covizzi. Per lei deroga speciale?

Pubblicato: Mercoledì, 17 Febbraio 2021 - redazione politica

covizzi roberta4 grottaferrata ilmamilioGROTTAFERRATA (politica) - L'entrata in Aula di un'altra ex consigliera di Fontana ravviva il dibattito. Ad altri non fu minimamente consentito di esprimere simpatie o adesioni a partiti o movimenti nazionali

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A Grottaferrata dal 2017 regna una sola regola: quella del sindaco demokratico, inderogabilmente. O almeno inderogabile a sentimento del sopracitato esponente della vigente "demokrazia" in salsa grottaferratese.

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Sono così accadute un paio di buffe circostanze in questi giorni, entrambe afferibili all'ingresso di Roberta Covizzi (già consigliera di maggioranza con Giampiero Fontana di cui però divenne uno di coloro che lo sfiduciarono) in Consiglio comunale.

Ci sarebbe da ridere, ma in realtà c'è da piangere.

La prima circostanza è quella che vede alcuni esponenti politici essersi espressi contro il voto contrario pronunciato in Aula da alcuni membri di minoranza in occasione della scontata approvazione della delibera di surroga grazie alla quale la già citata Covizzi ha preso il posto di Bosso (altro ex di Fontana), promosso in Giunta.

La circostanza fa ridere perché appare davvero stucchevole la posizione secondo la quale non può essere espresso voto negativo ad una delibera, atto politico.

Ma c'è di meglio.

Perché proprio ieri l'onorevole Alessandro Battilocchio, dirigente provinciale di Forza Italia - e del quale non c'è memoria né traccia finora ai Castelli romani e tantomeno a Grottaferrata - si è chiaramente espresso in favore di Roberta Covizzi. Stigmatizzando, proprio insieme alla nuova ri-consigliera, il comportamento delle opposizioni.

LEGGI Grottaferrata | Battilocchio (FI): "Voto minoranze contro surroga Covizzi stupisce. Roberta darà suo contributo per la città"

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Un intervento che ricorda tanto un genitore che va a protestare con i professori per un brutto giudizio (ma qui si parla di politica...) rimediato dal figlio.

E qui si giunge alla seconda questione, e c'è da ridere davvero.

All'inizio del 2019, esattamente 2 anni fa, le consigliere Pepe e Calfapietra (qualcuno sa come stanno lavorando in relazione alle deleghe ricevute dal sindaco?) furono duramente riprese dal "demokratico" al comando per aver aderito in autunno alla piattaforma zingarettiana di "Piazza Grande" insieme ai consiglieri Garavini e Pavani (poi passati inevitabilmente in opposizione) e all'ex assessore Di Bernardo.

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A Pepe e Calfapietra venne evidenziato da parte del sindaco che la coalizione che lo sosteneva era prettamente civica e che non poteva avere al proprio interno espressioni politiche palesi. Questa peraltro fu una delle ragioni (delle altre non s'è mai capito il contenuto) per le quali lo stesso sindaco mesi prima aveva estromesso dalla Giunta lo scomodo Mirko Di Benardo.

Insomma: niente simboli politici nella bella squadra civica del sindaco "demokratico"!

C'è dunque da considerare: la Covizzi gode di una deroga speciale? Oppure cosa? Perché Forza d'Italia (partito del quale a Grottaferrata s'è persa ogni traccia...) può difendere una "sua" consigliera e ad altri è stato gravemente ricordato il valore "civico" (che non vuol dire assolutamente nulla) della coalizione al governo cittadino?

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