STORIE | La più antica Natività paleocristiana... nel sottosuolo di Roma

Pubblicato: Mercoledì, 23 Dicembre 2020 - Giulia Bertotto

ROMA (attualità) - Questa figura archcetipica ha alimentato l'immaginario collettivo mariano, rendendo la Vergine un personaggio sempre più importante nel piano divino di salvezza, fino ad elevarla a coredentrice dell'umanità

ilmamilio.it - contenuto esclusivo 

Le rappresentazioni della Natività cristiana si sono moltiplicate nei secoli, esprimendosi nell'arte, secondo le interpretazioni dei più grandi pittori e scultori, da Lorenzo Lotto, Tiziano, Caravaggio, passando per le tenerissime madonne del latte.

parcoUlivi pubb3 ilmamilio

Questa figura archcetipica ha alimentato l'immaginario collettivo mariano, rendendo la Vergine un personaggio sempre più importante nel piano divino di salvezza, fino ad elevarla a coredentrice dell'umanità.

La natività raffigura quel momento in cui è nato il Cristo, è avvenuta l'incarnazione di Dio nella finitezza umana.

Ma dove si trova la più antica rappresentazione di questo momento miracoloso?

La più antica natività si trova a Roma. Questo stucco risale al III secolo e si trova nelle catacombe di Priscilla, uno dei cimiteri paleocristiani più vasti, misura infatti 13 km di gallerie profonde 35 metri. Questo luogo è conosciuto anche come la Regina delle catacombe per il numero di martiri sepolti (ben 40mila).

sportage pronta consegna mamilio dicembre

Qui si possono ammirare reperti e affreschi conservati in modo incredibile dalla temperatura ottimale e grazie all'umidità. Il sito ospita anche le spoglie di sette pontefici. E non è tutto, si torvano qui, precisamente nella Cappella Greca, anche le più antiche raffigurazioni giunte a noi degli episodi della Adorazione dei Magi, della Resurrezione di Lazzaro e della Guarigione del paralitico.

Troviamo anche un ciclo di affreschi che ritraggono scene dall'Antico Testamento, come ad esempio Mosè che fa scaturire l'acqua dalla roccia o Daniele tra i leoni.

padel69 freeTime ilmamilio
L'intrico di gallerie è stato scavato tra il II e V secolo nel tufo, e il suo nome deriva dalla nobildonna che donò questo spazio alle prime comunità cristiane.

maestre pie frascati ilmamilio

In questa Natività paleocristiana non ci sono i Re Magi e neppure il falegname Giuseppe ma il profeta Balaam che indica a Maria una stella (forse la congiunzione tra Saturno e Giove), simbolo della venuta di Cristo secondo le scritture.

La vergine tiene il bambino sulle gambe e stretto al seno, lo sguardo del piccolo sembra mirare verso lo spettatore del dipinto, di tutti noi che ci troviamo ad ammirare questa scena da secoli.

madamaMarina montecompatri ilmamilio colline201023 ilmamilio