FOOD | Gricia: la mamma dell’ Amatriciana! Storia e ricetta
Pubblicato: Domenica, 06 Dicembre 2020 - Francesco GarboALBANO (food) - La Gricia si presume prenda il nome dal griscium ovvero il grembiule usato dai panettieri o secondo altre fonti dal suo colore “Grigio” dato dal cacio e dal pepe
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Oggi parliamo di un piatto un po’ meno conosciuto rispetto all’amatriciana nonostante si possa definire la sua mamma.
La Gricia si presume prenda il nome dal griscium ovvero il grembiule usato dai panettieri o secondo altre fonti dal suo colore “Grigio” dato dal cacio e dal pepe.
L’amatriciana quindi non è altro che una cacio e pepe con l’aggiunta di guanciale, la gricia appunto alla quale manca il pomodoro che sarà introdotto solo nell’800.
Quindi come sua figlia l’amatriciana è un piatto che nasce da una tradizione pastorale, fatta con alimenti che potevano conservarsi a lungo e molto nutrienti, non abbiamo quindi la PANNA, ne aglio e cipolla, solo tanto pecorino che si misura non a peso ma a sentimento.
Passiamo quindi alla ricetta
Gricia
Pecorino
Guanciale
Pepe
Tonnarelli (120 gr a persona)
Per questo tipo di salsa sono consigliabili le mezze maniche (come vedi in foto) ma anche dei tonnarelli ben fatti sono perfetti.
Partiamo dal guanciale, tagliamolo prima a fettine poi a listarelle e facciamolo sudare in padella a fuoco molto lento.
Una volta che sarà diventato di color nocciola puoi toglierlo se vuoi mantenerlo croccante o lasciarlo in padella e sfumare con il vino “pe sgrassà “.
A parte preparati una ciotola con del pecorino e se vuoi alleggerire, anche del parmigiano grattato, unisci dell’ acqua tiepida che non superi i 60 gradi ( il formaggio straccerebbe) e crea una crema aggiungendo del pepe.
A questo punto scola la pasta molto al dente e termina la cottura in padella con il guanciale, spegni poi la fiamma e versa la salsa pecorino preparata prima.
Attento che il momento è delicato, la riuscita del piatto sta tutta qui, gira velocemente la pasta ed amalgamala bene con la parte grassa del guanciale e con la salsa al pecorino.
Non ti rimane che impiattare e gustarti questa romana bontà!