COVID, De Micheli propone la scuola di domenica: scoppia polemica. Contrari i presidi

Pubblicato: Venerdì, 27 Novembre 2020 - redazione attualità

Il Ministro De Micheli in visita ad Albano LazialeROMA (attualità) - Per la regolazione dei flussi di ingresso a scuola e lavoro la ministra De Micheli propone di "rompere ogni tabù"

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Le scuole vanno riaperte quando ci sono le condizioni per riaprirle. Vediamo a che punto stanno, il 9 dicembre, i contagi”. Lo ha detto a Repubblica la ministra dei Trasporti, Paola De Micheli.

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In merito al fatto che le scuole sono state chiuse il 4 novembre per le infezioni in crescita ma anche perche’, dall’avvio dell’anno scolastico, treni, metro e bus erano stipati e pericolosi, la ministra ha precisato che “nessuno mi ha portato uno studio che dimostri che i trasporti sono la principale ragione della crescita della curva. Ho sentito troppi scienziati parlare a braccio, in questo periodo. Poiche’ la politica, pero’, non si muove solo per scienza esatta, ma anche per rassicurare i cittadini, vi dico che le Regioni -ha spiegato- hanno messo a disposizione quasi diecimila bus aggiuntivi in tutto il Paese con le risorse assegnate dal Governo. Sono pronti a scendere in strada, alcune citta’ hanno gia’ codificato le corse in piu’ da fare”.

“Quasi tutte le citta’ metropolitane- però- non sono nelle condizioni di ospitare numeri cosi’ alti di nuovi mezzi pubblici“. E quindi, visto che non sono sufficienti neppure diecimila bus in piu’, un trasporto a prova di contagio si ottiene “con lo scaglionamento degli ingressi e delle uscite da scuola“.

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Oggi, spiega la De Micheli, lo scaglionamento c’e’, ma prevede, al massimo, ingressi sfalsati dalle 8h00 alle 9h00: “largamente insufficienti. Tra le 7h00 e le 9h00 di ogni mattina la metropolitana e gli autobus sono pieni, per poi viaggiare semivuoti dopo le 9h15. Dobbiamo spalmare l’entrata e l’uscita degli studenti sulle prime dodici ore della giornata, dalle 8h00 alle 20h00″.

Bisogna distanziare gli ingressi nell’arco della giornata e allungare il servizio anche nel weekend: “certo, siamo in emergenza e credo sia necessario fare lezioni in presenza anche il sabato”. Quanto alla domenica, “sono decisioni che vanno condivise con tutto il governo, ma, dicevamo, siamo in emergenza e bisogna far cadere ogni tabu’. Ce lo chiedono diverse Regioni. Anche gli orari delle attivita’ produttive dovranno essere cambiati, cadenzati”.

Fioccano i commenti. "Ritengo irrealistico pensare di allungare la settimana scolastica anche alla domenica mentre il sabato, per moltissimi istituti, è già giornata di lezione". Lo dice il presidente dell'ANP, Antonello Giannelli, commentando la proposta arrivata dal ministro De Micheli. Pino Turi, segretario della Uil scuola: "Non c'è il personale per farlo".

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L'ipotesi non convince neanche dentro al governo. "In un momento come questo è del tutto inopportuno pensare di tenere aperte le scuole anche la domenica. Le famiglie stanno già sopportando sacrifici enormi, sarebbe davvero fuori luogo mandare gli studenti fra i banchi perfino in un giorno festivo”, ha detto il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede.