Medici di famiglia ai Castelli, parola alla categoria

Pubblicato: Lunedì, 23 Novembre 2020 - Redazione attualità

MARINO (attualità) - Il territorio dei Castelli Romani è di competenza dell'Asl Roma 6

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Continua il nostro viaggio tra i medici di famiglia dei Castelli Romani, il cui lavoro in tempi di Covid risulta essere fondamentale per numerose famiglie e tanto malati, di Coronavirus e non.

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A fare un quadro della situazione, delicata e complessa, è Alfredo Cuffari, medico generale operante a Marino, bacino di competenza della AslRm6 e responsabile distrettuale dello SNAMI, il sindacato nazionale autonomo dei medici di medicina generale: “Sicuramente è un periodo davvero molto difficile per i professionisti di servizi di igiene pubblica, visto e considerato l’impatto critico ad ogni livello territoriale ed istituzionale”.

La categoria ha in queste settimane carichi di lavoro molto duri e molto intensi ma “cerchiamo di essere sempre presenti: al tradizionale operato all’interno degli studi medici - prosegue il dottor Cuffari -, dove vengono i nostri pazienti no Covid, stiamo seguendo anche i soggetti Covid, per i quali ci mettiamo a disposizione spesso e volentieri in orario extralavorativo per qualsiasi esigenza: dalla comunicazione delle regole da applicare in quarantena, all’espletamento delle procedure amministrative, collegate alla malattia, finanche momenti di consulto psicologico”.

In questo quadro dunque essenziali sono diventati procedure e strumenti come la telematica, la telemedicina e gli apparecchi mobili: “Come le dicevo, poi, - puntualizza il responsabile dello SNAMI - è un momento molto difficile per tutti, ma chiediamo che le autorità competenti ci siano vicine e ci aiutino ad espletare al meglio e in totale sicurezza il nostro lavoro”. A proposito di questo, cosa si sarebbe potuto fare ma non si è fatto, o è stato fatto in maniera troppo parziale e tardiva?

“Guardi, a più riprese - aggiunge il dottor Cuffari - abbiamo sottolineato la necessità di predisporre avvisi pubblici atti al reclutamento di giovani colleghi (di medicina generale in tirocinio). I bandi per i giovani colleghi servono ai SISP aziendali, che hanno il compito di gestire quarantene, isolamenti e tamponi a domicilio. La Regione Lazio, poi, non ha istituito le USCA, le unita' speciali di continuita' assistenziale, come previsto da Dpcm di Marzo, per garantire visite a domicilio per i soggetti positivi e sintomatici. Ora, però, qualcosa sembra muoversi ma certi passi si sarebbero potuti compiere certamente prima”.

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