4 curiosità sul POS che forse non conoscevi

Pubblicato: Giovedì, 29 Ottobre 2020 - redazione attualità

nexi pos ilmamilioROMA (attualità) - Uno strumento di uso sempre più quotidiano

ilmamilio.it

Il POS è uno strumento che usiamo praticamente tutti i giorni e su cui forse non ci siamo mai soffermati troppo a ragionare sul suo funzionamento. Certo è che magari esistono centinaia di argomenti più interessanti o avvincenti di questo, ma per gli appassionati di tecnologia il POS è sicuramente uno strumento interessante che cela alcune curiosità che forse ancora non conoscevi. Ecco quelle che abbiamo trovato dopo una lunga e impegnativa ricerca.

I POS non sono tutti uguali

I pos funzionano con tecnologie molto differenti tra loro anche se non inseriamo sempre una carta, digitiamo un PIN e otteniamo un pagamento. A voler essere precisi le tipologie di terminale POS non sono due, non sono tre ma sono ben cinque e ora vediamo in cosa si distinguono. Le prime riguardano il POS fisso e quello senza fili che, nel gergo, è anche detto PocketPos.

Si tratta di un dispositivo in tutto e per tutto simile al fisso ma che si collega alla linea telefonica con la tecnologia cordless. Ha un raggio di azione limitato e sfrutta il Bluetooth per la trasmissione dei dati. Poi ci sono i POS mobile GSM/GPRS, ovvero quelli che eseguono transazioni anche in caso di linea telefonica assente. Questa tecnologia è la stessa usata dagli smartphone che funzionano in assenza di rete. Infine ci sono i Pos mobili che si attivano tramite una carta SIM ed i POS virtuali che finalizzano i pagamenti con carta online.

Con i nuovi cellulari si può pagare in modalità contactless

Sapevi che i nuovi POS ed i nuovi telefono possono effettuare un pagamento contactless anche in assenza di carta di debito o di credito? Si tratta del sistema di comunicazione near field, comunemente noto come NFC che è usato da Samsung Pay, Apple Pay, Google Pay e Fitbit Pay.

Il pagamento NFC è una sigla che significa “pagamento in prossimità”, ovvero tramite l’avvicinamento di due dispositivi abilitati ad una distanza di massimo dieci centimetri. Per effettuare un pagamento attraverso questo sistema occorre avere un telefono abilitato o un qualsiasi altro dispositivo come il tablet, all’interno del quale deve essere presente un chip integrato che abiliti questa connessione. La tecnologia NFC è oggi presente per la maggior parte dei dispositivi e consente non solo di pagare ma anche di avviare stampe o scansioni e molto altro ancora.

Perché si firma lo scontrino?

Infine, eccoci ad una curiosità alla quale in pochissimi sapranno rispondere. La firma sullo scontrino dovrebbe essere obbligatoria, ma perché non ce la chiede mai nessuno? O meglio, perché ci viene chiesta molto raramente e per di più non abbiamo mai firmato il retro della nostra carta di pagamento? Per rispondere a questa domanda dobbiamo chiarire prima di tutto quando la firma sullo scontrino è obbligatoria, ovvero quando si pagano cifre superiori ai 25,00 euro con carta di credito.

La ragione risiede nel fatto che un pagamento del genere si caratterizza come un prestito della banca a tutti gli effetti, motivo per cui la firma è obbligatoria. Ovviamente questa diventa anche uno strumento di contrasto ad un’eventuale frode o furto, ma soltanto se la firma sul retro fosse autenticata.

Quindi a cosa serve la firma sullo scontrino? Semplicemente a prendere atto del fatto che con la nostra carta di credito abbiamo chiesto dei soldi in prestito alla banca e che dovremo restituirli a fine mese o nelle modalità previste dal contratto del nostro intermediario finanziario.

Perché quando acquisto online non firmo nulla?

La risposta è molto semplice e puoi arrivarci anche da solo. Quando acquisti online, la procedura che segui è quella di inserire i dati della carta, incluso il codice di sicurezza sul retro. Ebbene l’uso di questo codice implica di fatto che la transazione è avvenuta in presenza contestuale del proprietario della carta. A questa fase segue l’invio di una OTP sul cellulare, ovvero un codice da inserire sul PC per finalizzare l’acquisto e per conferire ulteriore prova che l’acquisto sia compiuto legalmente dal proprietario della carta. Si tratta di un sistema di identificazione detta “forte” che serve proprio a contrastare il fenomeno delle frodi con gli acquisti online.