Rocca Priora: quello impalato era un lupo. Indagato un pastore di zona. E ci sono decine di pecore dilaniate
Pubblicato: Venerdì, 27 Ottobre 2017 - Marco CaroniROCCA PRIORA (cronaca) - Il responsabile della macabra messa in scena dell'animale impalato in centro storico avrebbe ammesso, dispiaciuto, le proprie responsabilità. "Ma era già morto quando l'ho trovato". Ma nelle campagne castellane è strage di bovini da parte presumibilmente di lupi
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C'è un indagato per quanto accaduto nei giorni scorsi. E quello impalato sotto l'arco di accesso al paese (LEGGI l'articolo del 24 luglio), non era un cane ma un lupo e, soprattutto, nelle zone rurali di Rocca Priora e Rocca di Papa ci sono decine di pecore morte, sgozzate. Uccise con tutta probabilità da lupi.
Dopo aver indagato per 3 giorni, vagliando le immagini delle telecamere del centro storico di Rocca Priora e le testimonianze dei residenti, i carabinieri della Stazione di Rocca Priora sono giunti ad un pastore 62enne della zona che, convocato in caserma, alla fine avrebbe ammesso di essere stato lui ad appendere quello che si pensava essere semplicemente un cane ma ora si sa essere un lupo ad un palo, inchiodandolo per una zampa.
L'uomo, che si sarebbe fatto aiutare da un amico per comporre la poesia con la quale "rivendicava" il gesto firmandosi Pasqualino Marajà, è stato denunciato a piede libero ed è ora accusato di maltrattamenti ed uccisione di animale.
Secondo quanto si apprende, però, l'uomo avrebbe ammesso la sua macabra azione, confessando però di aver raccolto il lupo già morto sul ciglio della strada nella zona della Fonte Regilla, nella parte bassa del territorio di Rocca Priora ai confini col Vivaro. L'uomo si sarebbe comunque detto estremamente dispiaciuto per il clamore suscitato dal fatto e particolarmente pentito per la propria azione.
Allo stesso tempo, però, il pastore avrebbe raccontato ai carabinieri di decine di pecore morte sgozzate e sbranate: una vera strage, con almeno 10-15 capi di bestiame uccisi ogni mese, con ogni probabilità uccise da lupi, in branco o isolati. I resti degli ovini rinvenuti in questi mesi lascerebbero pochi dubbi al riguardo.
Una strage di pecore che sta mettendo a durissima prova l'attività dei pochissimi pastori rimasti tra Rocca Priora, Rocca di Papa, Nemi, Velletri, Lariano ed Artena. E, di fatto, anche la diminuzione di avvistamenti di cinghiali nelle zone rurali in questi ultimi mesi potrebbe essere collegata per l'appunto all'aumento dei lupi in zona. Lupi che si spingerebbero ormai abitudinalmente fino alle zone del Tuscolo, di monte San Silvestro e di monte Salomone.
Commenti
Altrimenti, si potrebbe pensare che sia un truffa e non una difesa.
Risposta della redazione: conserviamo volentieri il suo commento astioso. Il tempo darà la sua risposta