Monte Porzio città del calendario: all'evento per Frascati c'era l'assessore alla Cultura. Vizi storici, sgarbi istituzionali e curiose negligenze

Pubblicato: Mercoledì, 25 Ottobre 2017 - redazione attualità

interGravissimasMONTE PORZIO CATONE (attualità) - Continuna a destare curiosità la deliberata scelta da parte degli organizzatori di ignorare la verità del contesto storico-territoriale. Che è però oggettiva. Perché i rappresentanti tuscolani non si sono fatti "sentire"?

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Con un commento postato in calce al nostro articolo di ieri, l'ufficio comunicazione del Comune di Monte Porzio ha formalmente risposto ad alcune delle domande che ilmamilio.it aveva rivolto agli organizzatori della straordinaria giornata di intitolazione di Monte Porzio Catone città del calendario gregoriano (LEGGI l'articolo di ieri). Il commento, che qui riportiamo, è laconico:

"L'Amministrazione Comunale di Monte Porzio Catone ha inoltrato inviti anche al Sindaco e al Vescovo di Frascati. All'evento di Villa Mondragone era presente l'assessore alla Cultura del Comune di Frascati in rappresentanza del comune".

tecnocasa2Dunque: sabato a Villa Mondragone, proprio da dove papa Gregorio XIII il 24 febbraio 1582 promulgò la bolla "Inter gravissimas", c'era un rappresentante dell'Amministrazione comunale di Frascati, non nominato, indicato come solo assessore alla Cultura. Dobbiamo supporre dunque che nella sala delle conferenze ci fosse l'assessora Emanuela Bruni.

Resta però un mistero il perché tra i tanti interventi e presenti citati nel comunicato stampa diramato a valle dell'evento, costituito dal Consiglio comunale straordinario e dalla successiva conferenza di studi, l'unico rappresentante della città sede della diocesi in cui avvenne la promulgazione non sia stato neppure citato.

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Una vera particolarità che da una parte rappresenta un vizio storico, dall'altro un evidente sgarbo istituzionale e, visto da Frascati, una curiosa negligenza da parte dell'Amministrazione comunale tuscolana.

Cerchiamo di andare con ordine seppur velocemente.

Risultati immagini per stemma frascati mamilioVIZIO STORICO - Gli organizzatori del Comune di Monte Porzio Catone sembrano aver deliberatamente ignorato il fatto che all'epoca dei fatti, il 1582, Villa Mondragone - da poco completata dopo l'ampliamento - fosse nelle strette pertinenze di Frascati che certamente ai tempi non era certamente un Comune come lo intendiamo oggi. A riprova del fatto, va rimarcato che Frascati è considerata universalmente, riportandolo anche nel gonfalone e nello stemma comunale, l'erede diretta dell'antica Tvsculum.

E' il caso di ricordare che il 15 febbraio del 1515 venne fissato lo statuto cittadino su commissione di Marcantonio I Colonna per il "Populus antiquae civitatis Tusculi" che fissava le regole del vivere civile e di convivenza nei territori di sua proprietà, del castello di Frascati. Non solo: nel 1538 papa Paolo III, ormai fuori dal periodo feudale, conferì a Frascati il titolo di "Civitas" con il nome di "Tusculum novum" e realizzò una nuova cinta muraria fortificata.

Ad ulteriore finale conferma del vizio storico compiuto nel saltare a pie' pari il diretto coinvolgimento di Frascati nella questione - ed è difficile credere che ciò sia avvenuto nel timore che la città tuscolana avrebbe potuto "scippare" il titolo di Città del calendario gregoriano a Monte Porzio Catone - c'è proprio la chiusura della bolla "Inter gravissimas": "Datum Tusculi, anno Incarnationis dominicæ MDLXXXI, sexto Kalendas Martii, pontificatus nostri anno X".

Nel caso, è anche doveroso ricordare che nel proprio stemma comunale la Città di Monte Porzio Catone riporta l'immagine di Papa Gregorio I (Magno). Nessun riferimento storico a Tuscolo né tantomeno a Gregorio XIII. Quando poi nel 1872 si scelse, giustamente, di trovare un ulteriore appellativo per completare il nome di Monte Porzio e non confonderlo col paese omonimo nelle Marche, si scelse quello di Marco Porcio Catone. in onore al famoso politico, generale e scrittore romano (234-149 aC), che in zona ebbe i natali. Non certo quello di "Monte Porzio tuscolano".

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SGARBO ISTITUZIONALE - L'evidenza dello sgarbo non ha ulteriore bisogno di essere dimostrato. Sarebbe stato probabilmente sufficiente, seppur comunque diminutivo, far partecipare attivamente un rappesentante dell'Amministrazione comunale di Frascati alla giornata di intitolazione per salvare quantomeno la forma. Cosa che però non è avvenuta.

CURIOSA NEGLIGENZA - Lascia decisamente interdetti che i rappresentanti dell'Amministrazione comunale di Frascati, segnatamente l'assessora alla Cultura Emanuela Bruni (che tantissimo negli anni scorsi si è battuta e con successo per la riapertura al pubblico di Villa Falconieri) ma anche il nuovo delegato alle Scuderie Aldobrandini (e dunque il luogo di cultura per eccellenza per Frascati), Franco Posa, non abbiano espresso alcun commento sul fatto.

Non solo: appare una curiosa e per certi versi inspiegabile negligenza il fatto che i rappresentanti istituzionali di Frascati non abbiano "difeso", pur senza chiaramente inficiare la legittima attribuzione di Città del calendario gregoriano datasi da Monte Porzio Catone, la verità storica dei fatti. Ovvero che il tutto avvenne nel territorio civico di Frascati, nella diocesi di Frascati.

La domanda dunque, stavolta è rivolta all'assessore Bruni e al delegato Posa.

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