Rocca di Papa, Cimino - Calcagni: il ballottaggio è tutta un’altra sfida. Ma è rischio mega-astensione

Pubblicato: Domenica, 27 Settembre 2020 - redazione politica

 

Elezioni comunali Rocca di Papa: è ballottaggio Calcagni - Cimino.  Affluiscono i dati del MinisteroROCCA DI PAPA (attualità) – Primi botta e risposta a distanza tra i due contendenti, ma la sfida si gioca negli elettorati di Pucci e di Croce. Niente affatto scontati…

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130 voti di differenza sono pochi. Inutili fare calcoli, parlare di vantaggi o di svantaggi. Quando la forbice di differenza tra il primo e il secondo al primo turno elettorale è impossibile prevedere un favorito. Veronica Cimino e Massimiliano Calcagni sono separati da uno spazio minimo e nella Rocca di Papa in cui ha votato un elettorato stanco (poco più di 8 mila i votanti su oltre 13mila aventi diritto) può accadere davvero di tutto. C’è già chi fa previsioni nefaste sull’affluenza alle urne del prossimo 4 e 5 ottobre: non oltre i 4mila. Vorrebbe dire essere sindaci di una netta minoranza di cittadini. Ma si sa che le regole della democrazia sono queste: decide chi vota. Punto.

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Al di là dei vari e botta e risposta quotidiani tra i due, Veronica Cimino sta puntando su parole come ‘continuità’ e ‘rassicurazione’. Calcagni sta facendo leva sul malcontento e sul sentimento di cambiamento rispetto agli ultimi 4 anni. Difficile dire chi prevarrà perché la sfida si gioca tutta sull’assorbimento o meno di due elettorati: quello di Elisa Pucci e quello di Andrea Croce. Entrambi hanno una forza elettorale intorno al 15%. A rigor di logica i votanti Dem e di sinistra dovrebbero votare per la Cimino per fermare (ma è il concetto solo dei più politicizzati) "l'avanzata del centrodestra'. Tuttavia i rumors cittadini affermano che non tutti seguiranno questa strada. Scelte individuali, perlopiù, dettate da antipatie o giudizi critici in area dem nei confronti del periodo della reggenza dell'attuale vicesindaco. Staremo a vedere. 

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Dal canto suo Elisa Pucci, nella giornata di venerdì, ha comunicato che non sosterrà alcun candidato. In questo caso i pesanti attacchi del gruppo Cimino nei confronti della candidatura della stessa Pucci durante la campagna elettorale potrebbero pesare sui convincimenti personali o sui pacchetti di voti dei vari candidati. Alla fine potrebbero essere questi consensi, sopratutto, a fare da vero ago della bilancia (se si recheranno alle urne) all'interno del confronto.

Detto questo, preverrà il candidato chi porterà più persone al voto al di là dei ‘movimenti di truppa’. Il rischio vero del prossimo turno, infatti, è che si riduca tutto ad una partecipazione poverissima di numeri. E questa sì, senza ombra di dubbio, sarebbe una sconfitta per la partecipazione democratica e la rappresentanza cittadina.

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