E per un sito di viaggi le Navi di Nemi sono ancora lì nel museo...
Pubblicato: Sabato, 29 Agosto 2020 - redazione attualità
NEMI (attualità) - In realtà gli scafi vennero distrutti nel rogo della primavera del 1944: incendio per il quale la Giunta di Nemi ha chiesto alla Germania i danni di guerra
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Tra le tante amenità che ci tocca leggere sul web, ce n'è una che merita di essere citata.
Sul un sito di viaggi (www.voloscontato.it) apprendiamo così che "Il Lago di Nemi è davvero meraviglioso e nelle sue acque sono state ritrovate due navi celebrative romane dell’Imperatore Caligola oggi esposte all’interno del Museo delle Navi Romane".
Lo stralcio, tratto da un articolo che elencava i 5 borghi più belli dei Castelli romani (Nemi, Grottaferrata, Ariccia, Castel Gandolfo e Frascati, a giudizio dell'autore del testo), riconsegna così, ben 76 anni dopo la distruzione i due scafi romani a Nemi.
Peccato che però così non sia.
Come arcinoto, infatti, le navi romane di Nemi, fatte riemergere dalle acque del lago (parzialmente prosciugato allo scopo) tra il 1928 ed il 1932, vennero distrutte dal devastante incendio che divampò nella notte tra il 31 maggio ed il 1 giugno 1944 all'interno del maestoso museo realizzato sulle sponde del lago negli anni precedenti. Un museo che, tra l'altro, si fregiava anche di essere uno dei primissimi spazi espositivi realizzati per ospitare reperti specifici.
Dell'incendio, a vario titolo e in varie epoche, vennero accusate le truppe tedesche, in quei mesi in ritirata ed in quelle settimane proprio di passaggio a Nemi da dove veniva organizzava una parte di resistenza armata. Secondo molte fonti, furono proprio i tedeschi ad appiccare il fuoco che incenerì le navi.
Una versione della storia, questa, talmente accreditata al punto che proprio un mese fa la Giunta comunale del sindaco Alberto Bertucci ha approvato una delibera con la quale chiede appunto di danni di guerra alla Germania per il rogo del museo delle navi romane.
LEGGI Navi di Caligola: Nemi chiede i danni alla Germania. Delibera di Giunta Comunale
La verità che certamente il distratto autore dell'articolo ignora è che da decenni nel museo nemese sono ospitati oltre ai pochi reperti in metallo scampati all'incendio, i modelli in scala 1:3 delle navi attribuite all'imperatore Caligola.
Di recente si è parlato dell'intenzione di tentare la realizzazione di modelli in scala 1:1 attraverso la tecnica della stampa 3D: un progetto affascinante del quale magari si parlerà nel prossimo futuro.
Ipotesi affascinanti, scenari interessanti anche per riscoprire l'effettiva storia di una vera leggenda vecchia ormai di quasi un secolo.
Ma da qui a riesumare le polvere navi incenerite dopo aver dormito per quasi duemila anni sotto le acque del lago, ce ne passa davvero,
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