Conte al Senato: "Non potevamo fallire in Europa, ora ripresa sarà lavoro collettivo"

Pubblicato: Mercoledì, 22 Luglio 2020 - redazione attualità
contemamilioROMA (attualità) - Il premier Conte riferisce al Senato dopo il Consiglio Ue sul Recovery Fund
 
 

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Un lungo applauso, da parte della meta’ di maggioranza del Senato, accoglie il presidente del consiglio Giuseppe Conte in Senato, dover riferisce sul consiglio europeo straordinario. “Quello che consideravo un auspicio oggi e’ certezza”, dice Conte commentando un consiglio “di portata storica”.  

L’Europa che ha detto si’ al Next Generation Eu ha scelto di essere “un’unita’ fondata su un’unione di valori, di storia, di destino” come avvenne “nel secondo dopoguerra”. Il via libera al Next Generation Eu e’ “un risultato che non era affatto scontato a marzo”. “Voglio ringraziare tutti i ministri- dice Conte- Tutti. Solo permettetemi una particolare menzione al ministro Amendola che era con me a Bruxelles e ha condiviso le difficolta’ che materialmente abbiamo incontrato. Possiamo dirci soddisfatti del risultato positivo, che non appartiene ai singoli, a chi vi parla, al governo o alle forze di maggioranza ma all’Italia intera“.

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“Un intenso impegno politico e diplomatico - ha detto ancora - iniziato ben prima del vertice ha permesso di vedere confermato il volume complessivo della proposta che e’ rimasta integra: 750 miliardi di euro“. “Devo confessare che ci sono stati momenti in cui la rigidita’ delle differenti posizioni sembrava insuperabile. Ma anche in quei momenti piu’ critici continuavo a maturare la responsabilita’ nei confronti dei nostri popoli. Non potevamo fallire ne’ accedere a un mediocre compromesso o addirittura rinviare la decisione”.

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“Il freno di emergenza eventualmente attivabile presso il Consiglio europeo avra’ una durata massima di 3 mesi e non potra’ prevedere il diritto di veto. Abbiamo quindi evitati passaggi all’unanimita’ che avrebbero innescato derive pericolose sul piano giuridico e politico”, ha aggiunto. “Il piano della ripresa sara’ un lavoro collettivo, ci confronteremo col parlamento e dovremo impegnarci in questa direzione per alimentare la fiducia nelle istituzioni italiane e nell’Europa”.