San Cesareo, la denuncia: "Proibire ad un bambino di consumare a scuola il pasto domestico è un reato"

Pubblicato: Sabato, 14 Ottobre 2017 - redazione politica

SAN CESAREO - Il comunicato del Partito Comunista dei Castelli Romani

ilmamilio.it - riceviamo e pubblichiamo:

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"Grande scalpore ha suscitato a San Cesareo la comunicazione del dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo “San Cesareo” in merito al divieto di portare a scuola il pasto da casa.

Da lunedì 16 ottobre il dirigente scolastico della scuola pubblica “vieta l’ingresso in refettorio, anche senza pasto, ai non iscritti al servizio” di refezione gestito dalla Ditta Vivenda alla cifra astronomica di 122 euro al mese per bambino e, inoltre, “non è permesso portare il pasto domestico a scuola in quanto manca personale per la sorveglianza e non sono a disposizione locali idonei”. 

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Questi sono i risultati allucinanti dell’esternalizzazione dei servizi negli enti locali. Arriva il privato per fare i profitti su tutto: sui rifiuti, sull’acqua pubblica, sulla manutenzione del verde, sulla gestione delle tasse comunali, persino sulla mense scolastiche.

In questo il Sindaco del Comune di San Cesareo è invitato ad intervenire con urgenza per supportare le famiglie numerose con sussidi comunali, per internalizzare il servizio della mensa scolastica cacciando la ditta Vivenda che specula sui pasti dei nostri figli, per trovare idonei spazi per consumare i pasti preparati dalla mamma e dalla nonna, per individuare il personale di sorveglianza (ad esempio i nonni).

Questa vicenda è indecente ed immorale: arrivare a minacciare di dividere i bambini delle classi in base al “censo” (al pagamento o meno della salatissima tassa sulla mensa scolastica), solo per garantire profitti ad una ditta privata. 

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Questa è dimostrazione dei pericoli della “pessima” scuola di Renzi e dell’intreccio “indecente” di interessi sulla cosa pubblica. Il Partito Comunista dei Castelli Romani esige un intervento urgente del Sindaco di San Cesareo e si riserva di denunciare il dirigente scolastico al Ministero dell’Istruzione Pubblica. Inoltre, il Partito Comunista dei Castelli Romani invita tutti i genitori a protestare contro questi soprusi.

Proibire ad un bambino di consumare a scuola il pasto domestico è un reato!"


Commenti  

# ANNA LAURA TASCHINI 2017-10-18 16:09
buongiorno, voglio comunicare che noi genitori di San Cesareo che stiamo lottando per il diritto di portare a scuola il pasto da casa
ci dissociamo tutti da quanto scritto dal giornale ... La nostra battaglia è esclusivamente mirata a far valere il diritto di scelta .
Non vogliamo denunciare nessuno e abbiamo intenzione di proseguire per la nostra strada con educazione calma . La nostra battaglia non può e non deve diventare strumento POLITICO.
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