Grottaferrata - Il sindaco-re e lo strano caso della consigliera Ines Scacchi: (quasi) mai in Aula, praticamente mai in commissione

Pubblicato: Lunedì, 18 Maggio 2020 - redazione politica

scacchi ines grottaferrata ilmamilioGROTTAFERRATA (attualità) - Da tempo all'estero per lavoro, l'esponente di maggioranza come fa ad assolvere al suo mandato? Perché non si dimette?

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Nel regno del sindaco-re, il padrone di "casa" considera probabilmente i cittadini come sudditi, i collaboratori come vassalli e la stampa, quella monatta e quella pronta ad essere prona e megafono da riporto (ce ne sono un paio di testate così), sua emanazione. Nel regno del sindaco-re non possono esistere oppositori per il semplice fatto che in questa strana demokrazia, l'unica che valga al momento a Grottaferrata (ma panta rei), le leggi le detta proprio il sindaco.

E sono leggi "speciali" nella misura in cui valgono spesso in senso unidirezionale e, ahinoi, a volte anche con la regola non scritta dei due pesi e delle due misure. Così come la valanga di promesse elettorali NESSUNA delle quali portata a compimento.

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E' così, per citare un esempio, che il sindaco di Grottaferrata in guerra aperta con quelli del Faro (guerra che dalle defenestrazione di Mirko Di Bernando da assessore è diventata senza quartiere) tanto da bollarli nel corso dell'ultimo Consiglio come persone "senza passato, né presente né futuro politico".

Ci sarebbe a tal proposito da chiedersi chi, tolti un paio di elementi di oggettivo spessore, tra quelli che oggi siedono in Consiglio comunale (soprattutto nell'originaria maggioranza del sindaco) possono godere dello status descritto dal sindaco per Garavini e compagni.

Detto questo, particolare interesse sembra suscitare la figura di una consigliera comunale, Ines Scacchi della quale se non fosse stato per il Consiglio in semi streaming (altra curiosità tutta grottaferratese) non si conoscerebbe neanche volto.

Una consigliera che da anni si trova fuori Italia per questioni lavorative e che dunque sembra decisamente mancare in quel contatto con la città e soprattutto con i cittadini che l'hanno eletta. Cittadini che pure dovrebbe rappresentare in Consiglio con la propria attività. Un lavoro tra e per i cittadini che, al contrario, ilmamilio.it  - e lo diciamo proprio per la consigliera - da anni e senza sosta svolge. Una testata che, secondo la Scacchi in Eurovisione "non si può neanche chiamare giornale".

La consigliera Scacchi, tra le altre cose, rivista finalmente almeno via video dopo parecchio tempo, in precedenza aveva già saltato tre Consigli comunali incappando presumibilmente in una delle condizioni di decadenza previste dal regolamento del Consiglio. Perché per lei non è stata attivata la procedura?

Non solo: la consigliera Scacchi, ha partecipato - a quanto risulta - a non più 2 delle 26 sedute di commissione Bilancio fin qui svoltesi. Altro chiaro segnale che la Scacchi, pur giustificando le assenze per impegni lavorativi, non stia onorando il proprio mandato da rappresentante dei cittadini. E pensare che di Garavini, presidente di commissione Bilancio, son state chieste le dimissioni non si sa bene per cosa...

Viene dunque spontaneo chiedersi: perché la consigliera Scacchi non rassegna le proprie dimissioni? todis montecompatri banner ilmamilio

E qui, lasciato il campo delle certezze (le assenze continuate della consigliera da Consigli e commissioni) si rientra nel campo delle ipotesi. E si: perché riprendendo il discorso d'apertura, nel regno del sindaco-re il padrone di "casa", sembrerebbe proprio che sia il sindaco a non voler in alcun modo le dimissioni della Scacchi.

Perché? D'altra parte la maggioranza che oggi il sindaco vanta in Aula è ben più ampia di quella "ufficiale" e il voto "apparecchiato" sul Bilancio lo ha dimostrato (LEGGI Grottaferrata - Il sindaco-re incassa l'ok al Bilancio in un Consiglio comunale schierato con la bi-zona). Dunque, perché?

Presumibilmente perché al posto della consigliera entrerebbe Ilaria Eutizi dal momento che Daniela Cerasoni, prima in successione con 23 voti nella lista "Luciano Andreotti sindaco", avrebbe già fatto sapere di non essere interessata al posto in Aula. Una Ilaria Eutizi che dunque non sembrerebbe così ben vista dal sindaco o che quantomeno Andreotti non considera facilmente inquadrabile tra i "suoi".

Perché, come detto nei giorni scorsi, a Grottaferrata fare opposizione non è affare gradito al sindaco-re.