Grottaferrata - Il sindaco-re incassa l'ok al Bilancio in un Consiglio comunale schierato con la bi-zona

Pubblicato: Domenica, 17 Maggio 2020 - redazione politica

andreotti mascherina grottaferrata ilmamilioGROTTAFERRATA (politica) - Apparentemente Paolucci e Mari salvano Andreotti ma è tutta una farsa. E nel mirino c'è sempre il solo Garavini, parafulmine per cortine fumogene

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Pensare che a Grottaferrata, nella scena politica di Grottaferrata, possa esserci qualcosa di normale è pura teoria. E così anche ieri il Consiglio comunale-bis (quello rinviato nei giorni scorsi per eccesso di... strali contro Garavini) ha mandato in scena un bel teatrino.

Di quelli che metà basta.

Un teatrino che, a dirla in sintesi, ha visto il sindaco-re incassare con grande nonchalance - grazie ad una tavola ben apparecchiata - l'approvazione del Bilancio di previsione e del Dup, documento unico di programmazione, 2020-2022. Il buon Gianluca Paolucci (ricordiamolo bene: ex candidato sindaco contro l'attuale pro-tempore, probabilmente al capolinea della sua esperienza politica) ha finalmente ufficializzato il proprio passaggio in maggioranza e lo stesso ha fatto, di sguincio, il buon Fabrizio Mari. L'apparenza, che inganna ma solo chi vuol farsi ingannare ed i lacché, è stata dunque che proprio Paolucci e Mari hanno evitato al sindaco di andare in apnea dal momento che il Bilancio se i due di ex opposizione avessero votato come era lecito attendersi (fino a qualche tempo fa, prima della folgorazione sulla via di palazzo Consoli) sarebbe passato col solo voto del sindaco.

Già, Consoli. Perché la scena ben apparecchiata - conti alla mano - ha permesso così alla premiata (ma dove?) ditta Consoli-Spinelli di recitare la parte e votare negativamente al Bilancio. Tutto previsto, tutto apperecchiato.

Una seduta-bis, quella di ieri, che è stata ancora svolta nella modalità tanto cara al sindaco (e ad Ines Scacchi in eurovisione) dello "streaming-misto". Un voto, quello della Scacchi, vitale quantomeno per l'apparecchiatura della scenetta sopra descritta.

Una specie di bizona alla Oronzo Canà, per dirla facile: tutti di qua, tutti di là, come se in Aula sedessero 20 consiglieri. Per salvare capra e cavoli, almeno finché il coronavirus lo permette.

Presenti all'appello, dunque, tutti i consiglieri comunali: chi in Aula e chi collegato via web. Ma è stata ancora bagarra - ovviamente, perché la cortina fumogena doveva essere alzata a dovere per mandare in scena il piatto del giorno. 

Tenersi forti da subito, perché - sempre con epicentro su Garavini - l'orditura punta forte adesso alla destrutturazione della commissione Bilancio di cui, chiaramente, il consigliere de "Il Faro" è presidente. E così pronti-via Piero Famiglietti manda a far comunicare dal presidente del Consiglio Francesca Maria Passini che ha presentato le dimissioni da componente della commissione stessa. Dimissioni che, come detto, seguono quelle presentate qualche giorno fa dalla consigliera del Pd, Paola Franzoso.

Un altro bell'avviso ai naviganti: quello sul Bilancio è stato voto fasullo, da non tener presente: il sindaco-re ha convinto che Famiglietti (mai in vera opposizione) e Franzoso, quest'ultima forse confusa dal balletto del sindaco tra Pd e Italia Viva. Proprio attraverso Italia Viva, per esempio, passa - almeno politicamente parlando - la posizione solo apparentemente pilatesca di Mari.

Chi può saperlo.todis montecompatri banner ilmamilio

Irruenti gli interventi di Marco Bosso, Gianluca Paolucci, Federico Pompili ed ovviamente dal fac-totum plenipotenziario Alessandro Cocco arrivato, sembrerebbe, finanche ad inveire contro Garavini: "stai zitto". Quando si dice il senso della democrazia.

Chiaramente contrario al Bilancio presentato dall'assessora Caricasulo, Garavini ha rimediato gli attacchi dunque di Marco Bosso (che assessore e vicesindaco lo fu con Ghelfi, anta anni fa) e chiaramente di un altro ex assessore, Paolucci.

E come nell'accalorato e crescente finale della Fiera dell'Est di Branduardi, ecco in chiusura prima del voto il sindaco che - ovviamente - ha difeso l'operato dei suoi consiglieri (quelli palesi e quelli "occulti", segreto di Pulcinella buono solo per babbei) non rispondendo alle raccomandazioni rivolte in apertura dal consigliere Garavini. E che ha salomonicamente detto che di non essere interessato a polemizzare col consigliere, di non essere interessato a rispondere sulla Cartiera e tantomeno sui rifiuti in via Tanzi perché  "non voglio polemizzare su chi non ha passato, non ha presente, né futuro politico". 

A Grottaferrata, ahinoi, fare opposizione è di questi tempi mestiere molto, molto difficile. Ma qualcuno, d'altra parte, dovrà pur farlo.

gierreauto200513


Commenti  

# noicheNON 2020-05-18 02:04
crediamo alle coincidenze e neppure al destino, abbiamo assistito all'ennesima partita dei professionisti della chirurgia pOLITICA estrema
Più che una bi-zona è stata una rappresentazione degli eletti, delegati e surrogati tesa a ricordare quanto sono stati "tonti" quelli che li hanno votati..... anzi bi-tonti
La "conta" pro&contro il bilancio delle previsioni :-* ci ha ricordato la "conta" degli animali da salvare "sull'arca" nella parodia del trio "troisi- arena- decaro"
In consiglio come nella parodia, accanto ai soliti bipedi politici pro&contro il bilancio di previsione :-* hanno votato pro&contro soprattutto i "minollo&rostocchi" :oops:
Troisi alla fine dice: secondo me, chisti ti imbrogliano
In consiglio nessuno ha avuto gli attributi per dirlo
I conjiONI fanno i capitani coraggiosi a telecamere e stenotipistico spenti, su ilmamilio :eek:
a vagliator piacendo, grazie per l'attenzione
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# grottaferratamia 2020-05-18 10:17
il circo criptense riscuote grande successo come spettacolo per I poveri cittadini
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