STORIE - San Michele Arcangelo, protettore di medici e infermieri. Le milizie del bene negli ospedali

Pubblicato: Lunedì, 20 Aprile 2020 - Giulia Bertotto

arcangelo michele ilmamilioVELLETRI (storie) - Una figura che compare sulla sommità di Castel Sant'Angelo ma alla quale sono dedicati anche una chiesa a Velletri e l'eremo di Nemi

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L'arcangelo Michele, il cui nome significa “Chi è come Dio?” è protettore di medici, infermieri, infermi, ma anche forze dell'ordine, Vigili del Fuoco e marinai, figure che in questi mesi di emergenza sanitaria dovuta al Covid-19, abbiamo imparato a conoscere e ammirare più che mai.

La sua figura ha un carisma unico: è il Principe delle milizie del bene, comandante delle forze spituali dei giusti nella lotta in cui si fronteggiano il bene e il male nel mondo.

Viene spesso raffigurato durante scene di guerra, nell'atto di schiacciare il serpente, simbolo della tentazione, o nel momento in cui sconfigge un drago, rappresentazione del maligno, dell'arroganza, ma anche della morte. La sua guerra contro Satana avviene in ogni momento sulla terra, ma la sua descrizione e le derivazioni scultoree e artistiche dipendono dall'Apocalisse.

Gli attributi che caratterizzano la sua iconografia sono la spada e l'armatura, ma anche la bilancia che fin dal mondo egizio e antico misura le azioni e la loro qualità morale (psicostasia), soprattutto in Occidente, ma anche lo scettro, strumento di colui che amministra le cose sulla terra.

Infatti il suo culto potrebbe essere in parte una rivisitazione cristiana di quello del dio Mitra-Sole, cosmocratore, cioè ordinatore del cosmo e delle sue leggi. Nell'Antico Testamento egli è il custode del popolo d'Israele mentre nel Vangelo ce ne parla San Giovanni, che descrive la battaglia tra gli angeli fedeli a Dio e quelli ribelli, comandati dal “drago rosso con sette teste e dieci corna”: egli però non combatte direttamente, guida il conflitto.

A Michele sono attribuite anche doti di guaritore, in una sorta di congiunzione tra lotta medica e lotta etica: “Un angelo infatti in certi momenti discendeva nella piscina e agitava l'acqua, il primo ad entrarvi dopo l'agitazione dell'acqua guariva da qualsiasi malattia fosse affetto” (Giovanni 5/2-4). la salvezza dell'anima viene dunque vista come guarigione e una battaglia contro forze oscure che fiaccano corpo e mente.comeDonare ilmamilio

La preghiera dedicata questo angelo è infatti inserita anche nel canone degli esorcismi, composta da Papa leone XIII nel 1884, per liberare una vittima del domonio dalla possessione.

La Chiesa cattolica lo festeggia il 29 settembre.

La chiesa di San Michele arcangelo a Velletri appare per la prima volta in un documento del 1065, ma potrebbe essere stata costruita anche diversi anni prima. Infatti, secondo alcuni storici si erge su un antico tempio dedicato al culto di Marte.

La chiesa ha subito diverse ricostruzioni, l'ultima, importante, nel 1884, voluta dal parroco Spiridione Bertollini su progetto dell'ingegnere Pacifico Di Tucci.

Ai Castelli romani, San Michele Arcangelo è ricordato anche nell'eremo che si trova nel bosco di Nemi.

A Roma San Michele arcangelo troneggia su Castel Sant'Angelo a celebrare la sconfitta peste del 1590 nella Capitale. Una figura, riportata nella foto in alto, ben nota ai romani e non solo.

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La chiesa di San Michele Arcangelo a Velletri (da tripadvisor)