La Messa a porte aperte, le parole del vescovo di Frascati: "Non erano 50 persone... Faremo meglio a Pasqua"

Pubblicato: Domenica, 05 Aprile 2020 - redazione attualità

vescovo martinelli youtube4 ilmamilioFRASCATI (attualità) - Una nota stampa di monsignor Martinelli in merito a quanto accaduto stamane

ilmamilio.it - nota stampa

Dal vescovo di Frascati Raffaello Martinelli riceviamo e pubblichiamo.

"Circa la Celebrazione Eucaristica in Cattedrale per la domenica delle Palme ore 9.30:

  • Il Vescovo, nelle settimane precedenti e nei giorni immediamente precedenti, ha cercato in tutti i modi da evitare che i fedeli uscissero di casa per andare in Cattedrale o in parrocchia per prendere il ramoscello di ulivo benedetto. E questo perché ha vivamente a cuore di far rispettare le norme sanitarie vigenti e la salute altrui e propria. Infatti:
  • Ha organizzato, per questo, vari appuntamenti (3 o 4 al giorno) via internet, di preghiera e di catechesi (cfr. allegati), sollecitando più volte i fedeli a non uscire di casa, ma a pregare seguendo, via internet, le varie iniziative pastorali;
  • Ha ripetuto più volte, con tutti i mezzi mass-mediali a sua disposizione e sollecitando anche i mezzi di comunicazione locali a diffondere tale notizia: che avrebbe benedetto in Cattedrale unicamente i ramoscelli di ulivo, destinati alle varie strutture sanitarie della nostra Diocesi (degenti e operatori sanitari) e alle autorità civili e militari impegnati in maniera encomiabile in questa situazione di pandemia; e che pertanto tali buste con l’olivo, preparati dalle Suore di Villa Campitelli e accompagnati con una loro Ave Maria a busta, non sarebbero stati disponibili in Cattedrale. E questo proprio per evitare una uscita con aggregazione di casa…
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  • Circa la Celebrazione Eucaristica in Cattedrale, delle ore 9.30:
  • E’ necessario premettere che non era Celebrazione pubblica, ma predisposta per essere inoltrata via YOUTUBE a tutti fedeli della Diocesi.
  • Il Vescovo aveva anche scelto l’orario delle 9.30, un orario pertanto ben diverso rispetto alla sua solita Celebrazione domenicale delle ore 11.30. E questo proprio per distinguerla da una Celebrazione con il popolo di Dio.
  • Il Vescovo ha chiesto ad alcuni dei suoi sacerdoti collaboratori della Cattedrale, di concelebrare insieme sia per evitare un proliferare di Celebrazioni (con eventuali ulteriori occasioni di accesso di altri), sia come segno di unità sacerdotale, sia data l’ampiezza del presbiterio della Cattedrale (oltre 130 mq). Pertanto in presbiterio, eravamo 7 concelebranti, situati ben distanti uno dall’altro, nel rispetto scrupoloso delle attuali normative e con calici ben distinti per la S. Comunione in intinzione, senza alcun contatto fisico tra noi, senza scambio della pace …
  • Inoltre il Vescovo, nel rispetto dell’accordo tra CEI-Ministero dell’Interno del 26 marzo scorso, aveva autorizzato 6 persone laiche per il servizio liturgico e per la trasmissione via internet della Celebrazione, sollecitandole a rispettare in Cattedrale la distanza interpersonale. E così hanno fatto.
  • Tutta la celebrazione si è svolta senza problemi (qualcuno entrava, ma non trovando l’olivo, poco dopo usciva…), fino quasi all’ultimo.
  • Qualche problema può essere successo verso la fine della Celebrazione, con l’ingresso di alcune altre persone interessate non alla Celebrazione, ma a prendere l’ulivo, e non trovandolo uscivano. Fra l’altro verso la fine sono entrate anche 3- 4 persone della Protezione civile, incaricate di prendere alla fine della Celebrazione, gli olivi da portare all’ospedale di Frascati (per i degenti e per il personale sanitario) e ai poveri da loro assistiti.
  • LEGGI Frascati - Le forze dell'ordine intervengono durante la messa del vescovo in Cattedrale: presenti circa 50 fedeli
  • E comunque in ogni caso:
    • come io ho notato questo, ho cercato di abbreviare il finale della Celebrazione, accorciando il rito di conclusione;
    • a me è sembrato che le varie persone si siano sempre tenute a distanza regolamentare l’una d’altra; le tre navate della Cattedrale sono del resto molto ampie (oltre 800 mq)…
    • alla fine non erano poi le 50 persone come riferite da alcuni; secondo altri, erano molte di meno…
  • A me dispiace che alla fine della Celebrazione sia avvenuto questo, e che sia dovuto intervenire personale della Polizia Municipale, dei Carabinieri… che ringrazio e apprezzo per il loro non facile servizio e encomiabile disponibilità, e con i quali, come con gli altri organismi civili e militari preposti a servizio della cittadinanza, è sempre stato mio impegno collaborare e rispettare.
  • Una cosa mi propongo di fare meglio, nelle prossime Celebrazioni Pasquali: non potendo chiudere le porte per ragioni di sicurezza, mi impegno ad assicurare un adeguato servizio di persone all’ingresso della Cattedrale per contingentare-bloccare l’ingresso a eventuali persone di passaggio (come fanno un po’ i negozi alimentari)… in modo da rispettare ancor più scrupolosamente le giuste normative esistenti a salvaguardia di tutti.

Commenti  

# danilo 2020-04-05 19:32
io credo che anche se doloroso non andare in chiesa il giorno di pasqua il signore ci perdonera peraltro noi preghiamo ugualmente anche non andando in chiesa ma le regole devono essere rispettate da tutti noi
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# Mauro 2020-04-06 11:54
In merito a quanto dichiarato dal Vescovo della Diocesi di Frascati, faccio osservare:
1- Nella dichiarazione si ammette chiaramente che le porte erano aperte;
2- Non è vero che non si possono chiudere le porte in quanto se la Chiesa è chiusa ai fedeli basta, in caso di necessità, la porta sul lato destro (guardando la facciata) ed inoltre ricordo che prima c'era anche una porta sul lato sinistro (all'interno della Cappella del SS Sacramento);
3- Cosa servono 6 persone quando ci sono ben 7 concelebranti? Nessuno sa leggere le epistole?
Il Vescovo dovrebbe inoltre tener presente che i cittadini, quindi i fedeli, devono rispettare comunque le leggi dello Stato Italiano ed in questo momento il comportamento è SI DEVE RESTARE A CASA perchè si può pregare in qualsiasi luogo ed andare in Chiesa non rientra neolle necessità primarie diquesti tempi.
Saluti
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# Giovanna 2020-04-07 19:44
Caro direttore, sono Giovanna una povera utente di Caritas Diocesana, sostenuta materialmente e spiritualmente, che invece vuole ringraziare il Vescovo per aver formato centinaia di Operatori Caritativi Diocesani che da 10 anni sono attivi ogni giorno in ogni comune Tuscolano, per la Caritas, le Confraternite, l’unitalsi, l’associazioni cattoliche, per assistere anziani, poveri, barboni, disabili: per medicine, spesa, mezzi ortopedici, lavaggio panni, servizi ospedalieri, eucaristia, terapie, esami, pratiche, pannoloni, e la Parola di Cristo: l’unico che da senso alla sofferenza.
Ringrazio il Vescovo per aver potenziato la mensa per i poveri, creato l’emporio diocesano, messo a disposizione villa campitelli per la ASL per emergenza CoronaVirus.
Direttore, la prego di pubblicare questo messaggio, perché è facile vedere la pagliuzza nell’altro (come i rapidi articoli accusatori di Rocca Priora e Frascati), ma togliamoci la trave della superbia: l’uomo che basta a se stesso!
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