Le difficoltà di chi ha una mamma in Rsa in tempi di coronavirus

Pubblicato: Mercoledì, 18 Marzo 2020 - redazione attualità

FRASCATI (attualità) - La vicenda di un cittadino tuscolano che ci scrive

ilmamilio.it

Riceviamo e pubblichiamo.

"“Io resto a casa” è l’imperativo a tutela della salute pubblica.

Vero e condivido, ma la realtà di avere una mamma ricoverta in Rsa, una struttura dei Castelli romani, non è così.

Hanno messo in isolamento un intero piano dell’istituto, bene e giusto per il contaggio da esterni, ma fanno ricadere pesantemente sui parenti questo isolamento.

La quota che pago per la degenza di mia madre è di € 1.800 mensili, più altrettanto che versa la Regione, ossia € 3.600 mensili.GIERREauto 0220

Nel tabellone esposto dei diritti dell’ammalato al punto 21 riporta:

“Se anziano, non autosufficiente, ad una assistenza adeguata alle proprie necessità ed all’aiuto necessario per quanto concerne il mangiare, l’igene personale, le necessità corporali, la deambulazione, ecc.”… e tra il dire ed il fare c’è molta differenza, tanto che più di qualche volta obbligano mia madre a fare le feci nel pannolone, e non nel bagno in stanza, poiché sottodimensionati di personale! E quei pochi meritano la medaglia.

Altrettanto il punto 18 riporta:

“ogni paziente ha diritto alla sua dignità, in particolare ha diritto: di essere ricoverato in stanze arredate alle normative vigenti e fornite di tutti gli arredi necessari, con bagni provvisti di tutti gli accessori indispensabili, compresi gli ausili per disabili”… anche qui, data la retta, dobbiamo fornire di sapone e carta igienica la mamma.

Ho telefonato, alla struttura, chiedendo un aiuto in questo momento particolare ed anche impossibilitato da uno stato fisico non perfetto, il problema è il lavaggio della biancheria sporca, che sino a ieri era mia cura settimanalmente al cambio, ma la risposta, burocratica e non conforme ad una istituzione ospedaliera che conosce la tragicità di quanto accade, è stata che se non ottempero ad effettuare un bonifico di € 150 nulla accade, e da giorni panni bagnati nel contenitore da me acquistato e collocato in bagno.

Se si va in farmacia, non ci sono le mascherine protettive, devi avere il foglio di lasciapassare, ma non prevede nella casistiche il lavaggio panni sporci, veramente tutto chiaro e semplice, c’è pero chi fa solo speculazione su questo momento molto particolare. Viva l’Italia.

Elio Galigani