Frascati e Pulcinella: il 19, la scala, la cremazione, perché? Ecco una spiegazione, tra leggenda e folklore
Pubblicato: Mercoledì, 19 Febbraio 2020 - redazione attualità
FRASCATI (attualità) - Una peculiarità tutta locale che rende unico il Pulcinella frascatano
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Cosa c'è che lega Frascati al Pulcinella, una maschera tipicamente napoletana?
Cosa significano quei simboli che i frascatani, da sempre, si disegnano sul volto? Cosa significa il 19? E cosa la scala?
C'è chi, da sempre, associa il 19 alla cabala locale: "'mbriachella", l'ubriacone. Accezione che fa pienamente scopa con la vocazione vinicola di Frascati. Ma potrebbe non essere così.
E la scala?
Già, la scala.
Qui si entra nella leggenda di una storia che ci è stata raccontata qualche giorno fa e che, probabilmente - perché un po' in giro abbiamo chiesto - pochi conoscono. Sarà vera?
La leggenda dice questo. Nella notte dei tempi, un frate eremita predicatore che bazzicava le zone tuscolane col suo saio sdrucito ed il suo copricapo floscio venne accusato di eresia. Eppure, si diceva che il frate facesse del bene. Un abbigliamento che, per certi versi, ricordava appunto quello del Pulcinella.
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Nonostante questo il pover'uomo fu condannato a morte: il giorno del 19 febbraio (oggi, tanti tanti anni fa) venne fatto salire su una scaletta a pioli (la scala...) e poi lasciato cadere a terra col cappio al collo. Quindi il suo corpo venne messo al rogo.
Tutto, insomma, secondo queta versione coinciderebbe: il 19, la scala, la cremazione. Particolare quest'ultimo che non troverebbe riscontro in nessun'altra versione del Pulcinella.
C'è, dunque, da crederci?
