Comune di Frascati a rischio default? C'è un piano "segreto" col pre-dissesto ma Mastrosanti non è ancora convinto

FRASCATI (politica) - Le casse tuscolane se la passano sempre peggio. L'idea è dell'assessore al Bilancio Claudio Gori: ma sui conti in rosso le responsabilità sono anche dell'attuale sindaco

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Erano e restano momenti bui per le casse del Comune di Frascati. Tanto che quello che è ritenuto il piano A dall'assessore al Bilancio Claudio Gori è la dichiarazione di pre-dissesto finanziario da inviare alla Corte dei Conti. Una dichiarazione che congelerebbe in qualche modo la situazione, potrebbe - a quanto pare - consentire a Palazzo Marconi di ottenere un anticipo contante per il pagamento dei debitori e comporterebbe però da parte dell'Amministrazione comunale la necessità di proporre all'organo dello Stato un piano di rientro.

Insomma, finite le passerelle domenicali ad assaggiare cacio e pepe, bisognerà mettere seriamente mano alla questione delle questioni: la tenuta economico-finanziaria dell'Ente.

Che le casse comunali non se la passassero bene era questione arcinota e se per un attimo l'idea del default con nomina di un commissario ad acta per "lavarsi le mani del passato" sembra abbia balenato nelle menti degli amministratori tuscolano (ipotesi che non sarebbe più prevista dalle recenti normative), adesso bisogna trovare una via d'uscita.

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Il rinnovamento annunciato in campagna elettorale e che ha proprio nel vice sindaco ed assessore al Bilancio Claudio Gori uno degli esponenti più attivi, passa dunque per la dichiarazione di pre-dissesto. L'idea sarebbe proprio di Gori che oltre ad essere assessore a Frascati è anche dirigente al Bilancio a Spoleto ed insomma di numeri ne mastica. Quello stesso Claudio Gori che nel settembre 2016 nel corso di una conferenza stampa organizzata da Mirko Fiasco al quale si era provvisoriamente avvicinato, dichiarò che la situazione economica di Frascati era quasi come quella del dopo bombardamento del 1943.

Solo che l'idea di dichiarare il dissesto sembra piacere ancora poco al sindaco Roberto Mastrosanti che su questi conti in rosso montati nel corso degli ultimi 10-15 anni ha, da ex assessore al Bilancio di Stefano Di Tommaso, le sue responsabilità. Conti in rosso per i quali l'evanescente breve Amministrazione Spalletta e il non troppo impattante tentativo del commissario Strati hanno potuto far molto. Anzi.

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Un'idea, quella del pre-dissesto che però piace per l'appunto poco al sindaco Roberto Mastrosanti che a quanto pare vuole provare a sondare altre strade. Perché? Proprio perché, presumibilmente, un serio piano di rientro da presentare alla Corte dei Conti non può non comprendere un'analisi di quanto accaduto in questi anni e delle responsabilità politiche ed amministrative di chi a Palazzo Marconi ha governato, subendo - come noto - anche il "peso" sul bilancio comunale della Sts.

E così non resta che attendere. Ma anche in questo Mastrosanti deve decidere in fretta. Perché per ogni mese che passa, anche a fronte del modestissimo recupero dei residui attivi operato in questi mesi (pare appena 2 milioni sui 67 vantati...), la responsabilità di questa Amministrazione comunale aumenta. E accusare il passato diventa, giorno dopo giorno, più complicato.

Soprattutto se una parte importante del passato siede anche oggi a Palazzo Marconi.

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