Grottaferrata, il nuovo appalto dei rifiuti torna tema di discussione in consiglio comunale

Pubblicato: Mercoledì, 18 Dicembre 2019 - redazione attualità

Risultati immagini per raccolta porta a portaGROTTAFERRATA (attualità) – Non solo il problema Santa Palomba e i primi problemi o il ribasso delle stime di differenziata annunciate dal Comune, c’è anche dell’altro. Ci sarà una mozione

ilmamilio.it

Dopo che l'Ispra ha rivisto al ribasso i dati 2018 annunciati dalla Giunta Andreotti per oltre un anno sul piano dei risultati della raccolta differenziata (Ispra ha certificato il 61,5%, a fronte del proclamato 72%), e mentre iniziano ad esserci i primi problemi sul piano della funzionalità del servizio stesso v- nonostante il grande impegno dei lavoratori - visto lo spostamento a Santa Palomba di mezzi e lavoratori Tekneko (con un silenzio assordante delle forze politiche che ancora una volta dimostrano scarsa sensibilità per gli operatori del settore), il tema rifiuti, a Grottaferrata, ha anche un altro argomento da chiarire. Quello del prossimo appalto decennale da 35 milioni di euro. Il Comune ha infatti deciso di andare ‘in house’, sganciandosi autonomamente dal CUC della Comunità Montana.

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Una delibera del Commissario Straordinario, coi poteri del Consiglio comunale, nel 2017, aveva infatti approvato la risoluzione della Convenzione per l’esercizio in forma associata delle funzioni di Centrale Unica di Committenza (CUC) già sottoscritta tra i Comuni di Albano Laziale, Castel Gandolfo, Marino e Grottaferrata; lo schema di Convenzione dell’XI Comunità Montana; il regolamento di gestione della CUC della Comunità Montana.

Lo “Sblocca Cantieri” ha sospeso sino al 31/12/2020 l’obbligo, anche per i Comuni, di non poter svolgere autonomamente le commesse pubbliche di importo superiore alla previgente soglia di affidamento diretto. Con Delibera di Giunta del 18/7/2019 il Comune di Grottaferrata ha deciso, relativamente alla sospensione sino al 31/12/2020 dell’obbligo di non poter svolgere autonomamente le commesse pubbliche di importo superiore alla previgente soglia di affidamento diretto, e di scegliere di espletare procedure di gara in modo autonomo (quindi al di fuori della CUC dell’XI Comunità Montana), e di dichiarare espressamente la funzione di indirizzo dell’atto deliberativo rispetto alle prescrizioni della Delibera del Commissario Straordinario (n. 4/2017).

La Legge n. 55/2019, a cui la Giunta ha fatto riferimento, non avrebbe però sospeso l’obbligo per i Comuni di svolgere in forma associata, tramite CUC, le commesse pubbliche di importo superiore alla previgente soglia di affidamento diretto. Tale sospensione, ove il Comune intenda agire al di fuori della preesistente adesione alla CUC dell’XX Comunità Montana, implica infatti l’imprescindibile adozione di un atto amministrativo che sancisca la specifica scelta. La Delibera di Giunta ha dunque surrogato, nella sostanza, le funzioni di indirizzo del Consiglio comunale, che è l’organo supremo per discutere di queste argomentazioni e problematiche.

Nella prossima assise municipale dovrebbe essere presentata una mozione al riguardo, con la richiesta di un' immediata adozione di una Delibera di Giunta che annulli l'atto che ha posto autonomamente la gestione dell’appalto e mantenere così gli indirizzi del Commissario Straordinario coi poteri del Consiglio del 2017.

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