Gli effetti dei rifiuti in plastica sulla fauna. Le riflessioni del Parco dei Castelli Romani

Pubblicato: Venerdì, 29 Novembre 2019 - Redazione 1

ROCCA DI PAPA (attualità) - quelli che vengono abbandonati per strada o nei boschi, in particolare quelli in plastica, sono particolarmente pericolosi

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I rifiuti che vengono abbandonati per strada o nei boschi, in particolare quelli in plastica, sono particolarmente pericolosi, in quanto danneggiano non solo la salute dell’uomo, ma anche il suo habitat e la fauna selvatica che lo popola.

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Spesso la cronaca riferisce di animali salvati dalla plastica ingerita o nella quale erano rimasti intrappolati e, di altri sempre più numerosi, che rimangono vittime di quest’ultima.

"La plastica  - conferma il Parco dei Castelli Romani - può avere ripercussioni letali e trasformarsi in una trappola mortale. Gli animali, in particolare la fauna selvatica che popola le aree naturali protette, tende a cercare cibo in mezzo ai rifiuti, rimanendo spesso vittima di questi ultimi, ingerendo quantità notevoli di plastica o altro che provoca loro blocchi intestinali, ma in molti casi possono rimanere anche imprigionati in grovigli di plastica per lungo tempo senza riuscire a liberarsi.  Anche un piccolo filo di plastica può diventare estremamente pericoloso, ad esempio per i volatili, provocando ferite più o meno gravi agli arti, zampe e ali, che nel tempo possono portare a difficoltà di movimento, quindi all’impossibilità di procurarsi cibo e acqua e alla possibilità di diventare facili bersagli dei loro predatori. Tra l’altro soprattutto gli uccelli, utilizzano questi materiali anche per realizzare i propri nidi, con ripercussioni gravi sui nuovi nati".


"Questo atteggiamento superficiale e spregiudicato dell’uomo - prosegue l'Ente -sta mettendo a repentaglio gli ecosistemi dell’intero Pianeta. La salvaguardia della biodiversità dipende molto dalle nostre scelte quotidiane, un consumo più consapevole tradotto in riciclo e in un’adeguata raccolta differenziata può fare davvero la differenza, ed è la strada da percorrere per evitare di continuare a danneggiare irrimediabilmente l’ambiente".

Foto: Parco dei Castelli Romani