Fiocco azzurro a Castel Gandolfo: il piccolo Pietro è nato in città. 19 anni fa l'ultima volta
Pubblicato: Venerdì, 15 Settembre 2017 - Luca Priori
CASTEL GANDOLFO (attualità) - Il neo cittadino castellano potrà fregiarsi della sigla C116 sul codice fiscale. A registrarlo all'anagrafe cittadina, un orgoglioso papà accompagnato dagli altri 4 figli
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Fiocco azzurro per la città di Castel Gandolfo che dopo ben 18 anni vede nascere sul proprio terreno comunale un bimbo.
L’8 settembre scorso, infatti, dopo così tanti anni di assenza di nuove nascite nella città papalina (che però notoriamente non è mai stata sede di un ospedale), è nato il piccolo Pietro. A darne notizia, con grande gioia, è stata in queste ore la sindaca castellana Milvia Monachesi: “La comunità castellana acquisisce un nuovo cittadino al quale, per mio tramite, rivolge con gioia il benvenuto”, scrive la prima cittadina su Facebook e la notizia è riportata anche sul sito istituzionale del Comune di Castel Gandolfo.
Il piccolo Pietro, che sta benissimo, è il quinto figlio di una coppia di Pavona. "I genitori - spiega ancora Monachesi - hanno fatto una scelta consapevole, non volendo rivolgersi a strutture ospedaliere. La signora, al quinto parto, si è fatta assistere in casa da un'ostetrica professionista e tutto è andato benissimo. Per la città di Castel Gandolfo è un vero piacere: quando il personale dell'anagrafe ha ricevuto la notizia è stata una festa per tutti".
A registrare il nuovo nato si è presentato il papà accompagnato, con grandissimo orgoglio, dagli altri 4 figli. "Un'occasione come questa andava festeggiata - confessa il sindaco - ed abbiamo donato alla famiglia una pergamena a ricordo".
Una scelta, quella di partorire tra le mura domestiche, che sta prendendo relativamente piede: una scelta consapevole e ovviamente valutabile solo nei casi per i quali non sono previste particolari complicanze. Nella primavera di due anni fa toccò ad una mamma di Frascati finire sui giornali proprio per aver fatto nascere in casa il piccolo Gioele (LEGGI l'articolo del 3 marzo 3015).
