Joker il film: storia di un uomo eternamente disturbato. Joaquin Phoenix all'ennesima potenza

Pubblicato: Martedì, 29 Ottobre 2019 - Marco Brancaccia

joker ilmamilioFRASCATI (cinema) - L'opera di Todd Phillips si candida come la miglior pellicola dell'anno. Tante luci e tante, anche, ombre

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Joker di Todd Phillips è uscito al cinema ormai da un po' ed evidentemente si è candidato ad essere Il Film, quello che più di altri ha segnato e segnerà una generazione cinematografica. Non solo per la magistrale interpretazione di Joaquin Phoenix, non per l'ottima fotografia, né per la regia maiuscola di Phillips o per le citazioni ad altre opere ("Taxi Driver" e "Re per una notte" per citarne un paio) ma sopratutto per come riesce a descrivere il viaggio che porta dall'uomo Arthur Fleck alla maschera Joker, la discesa di un uomo di un reietto della società di uno di quelli ai margini, verso la più profonda efferatezza.

In questo tanto fa Phoenix che ancora una volta riesce ad essere enorme nella sua recitazione, dopo le prove eccelse in altri due "filmetti" di poco conto come The Master e Her, Phoenix traduce sullo schermo tutta la disturbante realtà di un uomo, Fleck, costretto a vivere una vita misera, che si porta dietro una strana patologia che lo costringe a ridere quando si trova in situazioni di stress. La sua non è una risata umana, è qualcosa di animale, di profondo, di sbagliato, non solo perché esce nelle situazioni più inadeguate ma proprio per il modo in cui l'attore riesce a riportarla sullo schermo anche grazie al suo sguardo che colpisce, ogni volta, come una lama, come una richiesta di aiuto perché è quello che è. Troppo ci sarebbe da dire su questo gioiello, troppo ci sarebbe da scrivere, una recensione che parlasse semplicemente della trama non gli farebbe giustizia.

Gli easter eggs, le citazioni, le impercettibili, eppure presenti, realtà narrative di una pellicola che, al pari di altre del passato, rimarrà nell'immaginario e nella memoria collettiva per la sua forza. Personalmente pochissimi altri film erano riusciti a tramsettermi tanto ma "Joker" è un film che va fatto decantare, va visto, rivisto e poi cercato, capito, analizzato a mente fredda perché è talmente tanto quello che racconta, talmente complessa la realtà che espone così come è d'altronde la natura umana in tutte le sue pieghe più profonde, che non sarebbe possibile apprezzarlo ad ogni livello con una singola visione o senza un giusto spirito critico ad accompagnare la stessa.

Joker potrà piacere a tanti e non piacere a tantissimi che magari non lo capiranno perché forse si aspettavano l'ennesimo film alla Marvel, l'unica cosa certa è che questo film lascia la certezza di essere fortunati perché abbiamo la possibilità di apprezzare quello che, ad oggi, è il più grande interprete del cinema contemporaneo, ovvero quel Joaquin Phoenix che dagli esordi de "Il Gladiatore" e del francamente pessimo "Sign" di M. Night Shyamalan, è cresciut fino a raggiungere vette che difficilmente riusciremo a vedere per i prossimi cinquant'anni.

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