A Genzano abbattuti altri alberi: monta la rabbia dei cittadini e del comitato Stopmotoseghe
Pubblicato: Giovedì, 29 Agosto 2019 - Redazione cronacaGENZANO (cronaca) - Dopo gli abbattimenti dei mesi scorsi, si torna a discutere di verde pubblico sul territorio genzanese
ilmamilio.it
Nuovo taglio alberi che fa discutere a Genzano di Roma. E monta la protesta dei cittadini e dei comitati.
Nel mirino finiscono i nuovi tagli avvenuti nelle scorse ore nel parco Palmiro Togliatti: tagli che seguono quelli avvenuti lungo via Emilia Romagna nei mesi scorsi.
Sull’argomento è intervenuto il comitato “Stopmotoseghe #piantàtela” attraverso la propria pagine Facebook. Un comitato che si era creato già nello scorso anno.
“Stamattina, giovedì 29 agosto 2019, in Parco Palmiro Togliatti a Genzano è iniziata la solita macabra farsa: alberi monumentali, visibilmente non ammalorati e che avrebbero meritato un minimo di manutenzione, vengono abbattuti e trasformati in grotteschi troni di seghe.
A nome del Comitato Stopmotoseghe #piantàtela chiediamo con vigore e determinazione al commissario prefettizio e agli uffici comunali competenti l'immediato STOP dei lavori, per permettere una degna e dovuta informazione ai cittadini, tramite la pubblicazione sul sito ufficiale del Comune di Genzano dell'Ordinanza relativa (corredata del parere di un agronomo esperto qualificato e del nulla osta della Comando Carabinieri Forestale di competenza) con una nota esplicativa dettagliata e motivata di tutto il piano degli interventi da realizzare nel Parco.
Se così non sarà, ci troverete di nuovo sulle piazze e nelle strade a contrastare questa barbarie. Ricordiamo come altri scempi, compiuti di recente a Piazza Mazzini e in Via Emilia Romagna, abbiano visto le piante orribilmente "capitozzate" dar luogo a nuovi, vigorosi virgulti vegetativi, a smentita del loro presunto grado di pericolosità e ammaloramento. Il pericolo non sono le piante e gli alberi, ma l'idiozia e la cupidigia dell'essere umano, come le recenti vicende degli incendi dolosi in Amazzonia, in Siberia e nei nostri territori (Tuscolo, Artemisio, Monte Fiore, ecc.) stanno abbondantemente ed orribilmente a dimostrare”.