Grottaferrata: il centro e la periferia, parchi chiusi e aperti. La riflessione di un residente
Pubblicato: Domenica, 21 Luglio 2019 - redazione attualità
GROTTAFERRATA (attualità) – Il cittadino:“Sul verde politica inspiegabile: da una parte si apre, altre aree perennemente chiuse e altre lo saranno...”
ilmamilio.it
“Buongiorno,
ho letto dell'abbattimento del muro per la prossima riqualificazione del Parco Patmos. Bella cosa: ci tengo a dirlo perché una volta che si fa una scelta giusta è bene elogiarla. Parco Patmos già c’era, il fatto grave è che era ridotto male. Spero almeno che questo intervento sia risolutivo e costante, anche se ho qualche timore viste le imprese passate. Mi riferisco in particolare a Parco Traiano: tutti felici quando venne inaugurato, tutti a dire che era un’area in cui la città si sarebbe ritrovata con uno sviluppo sociale incredibile. Invece il tempo è passato, la cura non è stata costante, c'è stato qualche caso di vandalismo, l'attenzione è calata e dopo dieci anni, salvo qualche sporadica iniziativa all’interno una volta all’anno, la zona è diventata una cosa da risolvere. Ho letto che verrà recintato con una cancellata che costerebbe ben 100mila euro. Questo mi pare un bello spreco di denaro perché in questo caso il problema non è farci una protezione, ma solo controllarlo meglio e farci qualche intervento per migliorarlo e renderlo più 'attraente'.
Prendo spunto da qui per porre un quesito: quale politica porta ad abbattere un muro da una parte e a fare una cancellata su un’altra a un metro dall'Abbazia? Perché i lavori sempre al centro o intorno al Comune e poi trovi perennemente chiusi il Parco Borghetto, il Parco degli Squarciarelli etc etc? Io abito presso Via Quattrucci e posso dire che l'ultimo sindaco che ha fatto qualcosa da queste parti è stato Ghelfi con il Palazzetto dello Sport e qualche marciapiede, quindi calcolate il tempo che è passato...
Ovviamente spero che ora gli stessi investimenti che vedo in centro vengano stanziati pure per il recupero degli altre aree a verde e delle nostre strade perché ce n'è molto bisogno”.
Grazie
A. V."
