Castelli Romani, le strade della prostituzione scatenano il dibattito: “Perché nessuno interviene?”

Pubblicato: Domenica, 27 Agosto 2017 - Fabrizio Giusti

CASTELLI ROMANI (cronaca) – “Atti osceni a ogni ora, non se ne può più”. Sui social foto di denuncia e richieste di attenzione

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“La strada che dal Vivaro che porta in località Le Macere è una vergogna’ . E ancora: “Tra Rocca Priora e Lariano lo spettacolo è indegno: chi interviene?”. Sui gruppi social dei Castelli Romani si è ravvivata una polemica, per la verità vecchia: quello della prostituzione di strada. Le zone indicate sono persino ‘storicizzate’ per essere i punti di riferimento del mercato del sesso locale da decenni. Tuttavia l’attenzione si è puntata sul fatto che ad ogni ora del giorno le donne a bordo strada usano esibire le loro parti intime per attirare i clienti. Lo scenario, già noto, deve essersi aggravato visti i numerosi commenti che sopratutto nel Gruppo Facebook ‘’Cosa c’è che non va” stanno impolpando un dibattito da sempre poco affrontato dalle amministrazioni comunali coinvolte. Un tema ritenuto forse marginale, ma in realtà di poco conto non è.

“Scusate – rammenta una cittadina - ma non molto tempo fa a Rocca Priora qualcuno aveva lanciato una raccolta firme proprio riguardante questa situazione. Si parlava di esposti o denuncia, non saprei che altro, ma che fine ha fatto quella raccolta firme? Qualcuno ne sa qualcosa?”. “Fa davvero schifo – tuona una residente - quando si passa in quella strada con i nostri bambini che ti riempiono di domande non sappiamo più che cosa dire...”.

In tanti hanno sottolineato proprio questo aspetto: il fatto di essere in imbarazzo con i proprio figli tornando o andando da scuola o verso casa. “Si sa che la prostituzione è il mestiere più antico del mondo – precisa una mamma - però si potrebbero limitare a stare sul ciglio della strada, vestite, con le parti intime coperte. Almeno si evitano di vedere certe porcherie soprattutto ai bambini e poi sono anche fonte di pericolo: gli uomini si girano per guardarle, si distraggono e possono causare incidenti”.

Buon senso, decoro e sicurezza stradale, dunque, al centro delle discussioni, le quali ovviamente arrivano fino alle dinamiche che portano allo sfruttamento delle prostitute e alla cruda realtà di un fenomeno che produce allarmi, delinquenza, zone franche. “Non credo che siano obbligate – dice qualcuno - lo fanno perché dietro c’è un giro di soldi assurdo. Non dimenticate comunque che è la ‘’richiesta” a fare mercato”. O ancora: “Al di là della comprensione per queste donne che spesso vengono trattate come schiave, non si può tollerare più una situazione simile”

Argomenti reali, su cui la politica e le istituzioni del territorio dovrebbero intervenire con soluzioni immediate visto il grido di allarme lanciato da decine e decine di cittadini, non solo irretiti dai comportamenti, ma anche preoccupati per il decoro e la legalità in quelle zone.

“Possibile che nessuno tra sindaci, consiglieri comunali, politici, forze dell’ordine e via discorrendo possa fare nulla?”, si chiedono in tanti. Speriamo che la riflessione collettiva punzecchi e sensibilizzi ulteriormente chi di dovere.

(nelle immagini: le foto pubblicate dai cittadini) 


Commenti  

# Antonio Toni 2017-08-31 18:46
Sono quasi tutte bambine minorenni, schiave sotto minaccia di torti alla propria famiglia; offrono palesemente rapporti anali a poco prezzo (20 euro) vendendosi a culo scoperto e in bella mostra anche al passaggio di un autobus di linea.
Sono lì come da sempre, da tanti anni, oltre dieci che io sappia. Vivono in gruppi numerosi in case in affitto ...e dunque c'è chi sa e ci lucra, oltre all'organizzazione criminale che vi sovraintende. I loro aguzzini non hanno nemmeno bisogno di controllo, dunque di esporsi sul territorio, perché semplicemente ognuna di loro deve pagare una quota giornaliera alla organizzazione, che comprende anche l'affitto, con ciò che lascia intendere che dietro ci sia un'organizzazione italiana in accordo con quella nigeriana.
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