Contromano sul Raccordo uccise Giuseppe Petraroli: solo 4 anni al responsabile. La rabbia dei famigliari
Pubblicato: Mercoledì, 03 Aprile 2019 - redazione cronaca
FRASCATI (attualità) - Il 35enne originario di San Vito dei Normammi morì il 20 marzo 2018
ilmamilio.it
Attimi di grande tensione ieri mattina al palazzo di Giustizia di piazzale Clodio a Roma quando è stata pronunciata la sentenza nei confronti del carabiniere 59enne che lo scorso 20 marzo 2018, in tarda serata, ubriaco e contromano sul Grande raccordo anulare, all'altezza di via Nomentana con la sua auto si era scontrato con un'altra auto.
Nel terribile frontale morì Giuseppe Petraroli, 35enne, originario di San Vito dei Normanni (Brindisi) ma da anni residente a Roma, dove lavorava come responsabile di un reparto al centro commerciale Decathlon alla Romanina.
La famiglia di Giuseppe, gli amici della curva Nord della Lazio, la fidanzata Giordana con i suoi genitori (che sono di Frascati), ieri dopo la lettura della sentenza, hanno protestato a lungo nei corridoi del Tribunale romano ed hanno in programma di attuare altre forme di protesta nei prossimi giorni per la condanna a soli 4 anni (per omicidio stradale) da scontare ai domiciliari per il brigadiere dei carabinieri, ritenuto responsabile del fatto. Fuori alla casa della famiglia Tagliaferro, alla periferia di Frascati nella zona di Vermicino, campeggia sempre l'immaggine con la scritta "Peppe Sempre con Noi".
