Rocca di Papa: la "precisazione" del Comitato Pro Case. Con alcune doverose considerazioni

Pubblicato: Venerdì, 04 Gennaio 2019 - redazione attualità

ROCCA DI PAPA (attualità) - Dal Comitato Pro Case di Rocca di Papa

ilmamilio.it

In riferimento all’articolo pubblicato sulla Vs. spettabile testata ilmamilio.it, il giorno lunedì 31 dicembre 2018 alle ore 09.39, dal titolo “Caro 2019, portaci amministratori capaci e (almeno un po’) disinteressati. Ai Castelli siamo in ginocchio” a firma di Marco Caroni, il Comitato Pro-Case nella persona del presidente Alessio Iadecola precisa quanto segue.

"Siamo d’accordo sull’incapacità del sindaco pro – tempore di Rocca di Papa, in particolare sui temi importanti per la città, quali antenne e abusivismo. Siamo altrettanto allineati quando si auspica una fine anzitempo del mandato. Se da fuori questa amministrazione sembra essere una iattura, pensate per chi a Rocca di Papa ci risiede e ci vive quotidianamente. Non riteniamo al contrario, come affermato nell’articolo, di “dettare legge”. Purtroppo non è così. Se lo facessimo sul serio, probabilmente tutte le promesse elettorali fatte sia da politici di destra, sinistra e presunti civici sarebbero state mantenute. Invece no!

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Chi ha promesso negli anni, ha raccontato solo tante fesserie con il mero obiettivo di accaparrarsi i voti di uno zoccolo duro numeroso della cittadinanza che è letteralmente disperato. Sì, perché i nostri voti fanno comodo. In campagna elettorale siamo vittime, tutti ci compatiscono. Dopo la campagna elettorale diventiamo disonesti delinquenti. In realtà non abbiamo mai voluto “dettare legge”, abbiamo sempre e solo chiesto di essere tutelati e non trattati come i peggiori criminali. Non lo siamo, siamo sempre stati brava gente e onesti lavoratori. Chi ci bolla come “illegittimi” e “irregolari” (*) evidentemente dimentica che si riferisce a padri e madri di famiglia che danno semplicemente un tetto ai propri figli. Non siamo né costruttori, né speculatori edilizi seriali! Occorre buon senso quando ci si approccia alla nostra materia. Il primo cittadino non l’ha mai avuto, basti pensare alle sciagurate indennità di occupazione varate lo scorso anno! Oppure alla goffa uscita a mezzo stampa di luglio 2018 in cui il sindaco pro-tempore si vantava di un inizio imminente di demolizioni a tappeto. Ci sono cittadini di Rocca di Papa che a furia di vivere nel terrore di rimanere senza una casa, si sono ammalati! Quando si parla di abusivismo occorre buon senso e conoscenza approfondita di ogni singola situazione.

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Si chiede la pubblicazione in coerenza con l'art. 8 della Legge sulla Stampa 47/1948 che stabilisce come "il direttore o, comunque, il responsabile è tenuto a fare inserire gratuitamente nel quotidiano o nel periodico o nell’agenzia di stampa le dichiarazioni o le rettifiche dei soggetti di cui siano state pubblicate immagini od ai quali siano stati attribuiti atti o pensieri o affermazioni da essi ritenuti lesivi della loro dignità o contrari a verità, purché le dichiarazioni o le rettifiche non abbiano contenuto suscettibile di incriminazione penale” (*).

(*) Risposta del direttore: Corre l'obbligo, nel pubblicare la presente nota, di precisare qualche punto che, evidentemente, sfugge all'estensore della stessa.

1. Che gli abusivi siano "illegittimi ed irregolari" non lo stabilisce ilmamilio.it né tantomeno la vox populi: lo stabiliscono la Procura, la Magistratura ed il Tribunale. Che a Rocca di Papa esistano oltre 130 sentenze di demolizione e ci siano moltissime altre cause in corso non lo dice ilmamilio.it. Lo dice la legge.

2. Il riferimento alla legge sulla Stampa 47/1948, che ben conosciamo, è assolutamente fuori luogo e, quello sì, ampiamente improprio. Il signor Iadecola, del quale si ricordano e si conservano gelosamente molte altre dichiarazioni e prese di posizioni comparse sui social ed in rete, interviene senza essere stato minimamente citato o lontanamente nominato nell'articolo in oggetto. Né lui né tantomeno il comitato di cui è presidente. Da cui decadono completamente la citazione della legge ed il contenuto della stessa.

3. Quando nella nota si fa esplicito riferimento al fatto che "i nostri voti fanno comodo" è evidente che gli abusivi - e sono loro stessi a definirsi tali (vedi punto 1) - ritenendosi a buon diritto e legittimamente gruppo portatore di comuni interessi, possano ritenere di "dettare legge", ovvero condurre le scelte amministrative nella propria direzione. Pensiero questo legittimo proprio per quanto in premessa.

Si respinge dunque seccamente al mittente il contenuto, il tenore e la sostanza della nota sopra pubblicata.

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