Il giallo delle ossa della Nunziatura: “Appartengono a un uomo”

Pubblicato: Domenica, 25 Novembre 2018 - redazione attualità

Risultati immagini per nunziatura mamilioROMA (cronaca) – Delineata una prima traccia sul ritrovamento: i resti sono antecedenti al 1964

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Le ossa ritrovate nella Nunziatura apostolica a Roma apparterrebbero a un uomo. La conferma arriva dai primi risultati delle analisi svolte nei laboratori della scientifica di Caserta, che hanno comunicato che i reperti risalgono a un periodo precedente al 1964. Il sesso è stato determinato individuando il fattore Y nel DNA estratto dal femore. Datazione da esami su calotta cranio e radio Le prime risultanze sulla datazione delle ossa sono state date dagli esami sui resti della calotta cranica e del radio, un osso dell'avambraccio. Gli esami col metodo del carbonio 14 sono stati eseguiti in laboratori specializzati a Caserta.

La scoperta delle ossa nelle sede della nunziatura del Vaticano di via Po a Roma risale alla fine di ottobre. La conferma del ritrovamento fu data la sera del 30 ottobre da una nota della sala stampa della Santa Sede. Le indagini, affidate dal Vaticano all'Italia, e in particolare alla procura di Roma e alla Polizia scientifica, sono state finalizzate fin dall'inizio a comparare le ossa con il dna di Emanuela Orlandi, la figlia quindicenne di un dipendente vaticano scomparsa il 22 giugno 1983 e di Mirella Gregori, l'altra 15enne scomparsa poche settimane prima.

"Aspetto di avere l'esito finale di tutti gli esami che sono in corso sui resti trovati e mi auguro che si possa comunque fare l'esame genetico per ricostruire in ogni caso le dinamiche che hanno portato quei resti a essere interrati a pochi centimetri da quel pavimento". A dirlo all'Adnkronos è Pietro Orlandi, fratello di Emanuela, dopo le notizie sull'esito dei primi esami compiuti sulle ossa trovate nella sede della Nunziatura Apostolica. “Aspettiamo gli esiti definitivi degli esami sulle ossa. Poi chiederemo un'analisi anche al nostro genetista, che lavorerà probabilmente in parallelo con quello della famiglia Orlandi. Resta il fatto che non si sa di chi siano e come siano finite quelle ossa in quel luogo. In ogni caso spero che, comunque finisca questa vicenda, non si spengano i riflettori anche sulla scomparsa di Mirella". Lo ha detto Maria Antonietta Gregori, sorella di Mirella.