Grottaferrata, Comune verso l’acquisizione di bene confiscato a Colle delle Ginestre. Su ‘Ex Bazzica’ novità a breve?

Pubblicato: Giovedì, 22 Novembre 2018 - Fabrizio Giusti

GROTTAFERRATA – Sugli immobili assegnati otto anni fa prosegue l’attesa. La Lega: Giunta smentisce parere dirigenti comunali

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Il Comune di Grottaferrata ha comunicato all'Agenzia Nazionale per l’Amministrazione e la Destinazione dei Beni Sequestrati e Confiscati alla Criminalità Organizzata il proprio interesse all'utilizzo delle unità immobiliari ubicate in via Colle delle Ginestre (autorimessa e villa). Gli uffici competenti dovranno predisporre gli atti necessari alla legittimazione o alla riconduzione dello stesso alla sua originaria legittimità, previa individuazione, d’intesa con il Settore finanziario, delle risorse economiche necessarie. In seguito avverrà la relativa approvazione del progetto di utilizzo del bene per finalità di carattere sociale.

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Sugli immobili di Via Colle delle Ginestre è stata accertata la sussistenza delle condizioni per la sanatoria delle opere riscontrate a seguito di sopralluogo e realizzate in difformità rispetto all’originario titolo edilizio. Ciò potrà essere perfezionato solamente a seguito di ulteriori indagini tese ad appurare l’epoca degli abusi riscontrati.

Grottaferrata è già assegnataria di due immobili confiscati, l’Ex Bazzica e il residence Agorà, da anni in attesa di essere trasformati. A tal proposito nella relazione del Comune si legge che ad oggi non è stata presentata alcuna progettualità in merito al Polo delle disabilità da realizzarsi presso l’“Ex Bazzica”, mentre per il secondo immobile, pur avendo affrontato una spesa di € 240.000,00, assistita per € 150.000,00 da contributo regionale e per € 90.000,00 da mutuo, ad oggi non è stato possibile valorizzarlo per assenza del certificato di agibilità dovuta a problemi di abusivismo. L'acquisizione di un terzo immobile (Colle delle Ginestre ndr), con problematiche relative al rilascio di concessione in sanatoria, espone l'Ente a spese aggiuntive di manutenzione. Non vi è alcuna assicurazione circa una sua valorizzazione – afferma il Comune nella delibera - anche con destinazione a finalità sociali. Per questo si suggerisce di valutare in quali modi l'immobile possa essere destinato a soddisfare i bisogni della collettività, posto che trattasi di porzione di villino trifamiliare in zona residenziale e un suo utilizzo a fini sociali deve prevedere gli interessi dei proprietari delle altre due porzioni immobiliari senza che possa essere recato loro alcun tipo di disturbo.

In relazione ai due immobili già nella disponibilità, il Comune precisa che nel 2011 venne redatto dall'Ufficio tecnico comunale un progetto definitivo per la destinazione del fabbricato denominato “Ex Bazzica” a “Polo delle disabilità”. Il progetto, che prevedeva una spesa complessiva di circa 1.500.000,00, venne redatto per partecipare una selezione regionale per l'ottenimento di uno specifico finanziamento. La mancata classificazione in graduatoria ed i mutati programmi delle Amministrazioni elette con il tempo hanno determinato altri orientamento sull’utilizzo del bene, fino ad ipotizzare una cessione in locazione con proventi a scopo socialie, su cui PANBSC non ha espresso parere positivo.

“Nel corso di questi anni, inoltre, l’UTC ha potuto appurare – continua il Comune - che la consistenza dell'immobile - così come trasferito ed acquisito - accertata ad esito di sopralluogo di natura tecnica, presentava una serie di irregolarità di natura urbanistico-edilizia (aumento volumetrico e superficiario in totale difformità dal titolo abilitativo originario), che non erano state palesate all'atto del trasferimento. Dette irregolarità, non essendo riferibili a pratiche di condono edilizio, venivano quindi individuate come non sanabili e tali da essere assoggettate a demolizione e rimessa in pristino, con conseguente importante decurtazione delle superfici originariamente trasferite e relative spese a carico dell'Ente. Ciò, ovviamente, a tutt'oggi, ha impedito all'Ente di disporre di un immobile - posto tra l’altro in posizione strategica tra gli abitati di Grottaferrata e Frascati - legittimo nella sua consistenza complessiva e dotato di certificato di agibilità, circostanza che costituisce conditio sine qua non per il suo utilizzo a quei fini sociali che sono stati alla base dell'avvenuto trasferimento”.

Per quel che concerne il secondo immobile, si sono potute accertare, solo dopo l’acquisizione, una serie di irregolarità. Se quest’ultime fossero state note prima dei trasferimenti, l’Amministrazione e gli Uffici avrebbero potuto determinarsi per tempo. Su queste situazioni gli Uffici stanno lavorando per una soluzione. Per l'immobile di Colle delle Ginestre, invece, le condizioni risultano già palesi. Prima della convocazione della Conferenza di Servizi - di cui la Deliberazione di manifestazione di interesse da assumere costituisce atto prodromico – si è dato modo al Comune di concretizzare l’acquisizione con l'ausilio, la supervisione e la disponibilità della Prefettura di Roma e una serie di verifiche di natura tecnica. “Queste verifiche hanno permesso di accertare la sussistenza, per l'immobile interessato – afferma la relazione comunale - di una condizione di irregolarità, assimilabili per natura a quelle descritte in precedenza, ma di entità minore e comunque risolvibili con la rimessa in pristino in tempi relativamente contenuti e con spese a carico dell'Ente per un importo complessivo di circa € 145.000,00”.

Tornando ad ex Bazzica ed Agorà, Palazzo Conti afferma che a breve vedranno definita la situazione di illegittimità urbanistico-edilizia con conseguente destinazione e/o valorizzazione a fini sociali. Nel caso dell'immobile di Via Colle delle Ginestre, invece, c’è da considerare un curioso passaggio citato nella delibera: “Le spese di manutenzione e conservazione che costituiscono le ragioni di fondo alla base del parere contrario espresso dalla Dirigente del Settore finanziario rappresentano un sicuro investimento per l’Ente stesso sia in termini di servizi sociali resi alla collettività, sia in termini di valore assoluto, considerando i valori al mq degli immobili presenti sul territorio di Grottaferrata, che, per casi assimilabili a quello che ci occupa, vanno da un minimo € 2.100,00 a un massimo € 3.000,00 al mq stante la localizzazione del bene in un ambito residenziale privilegiato”. Considerazione che non è sfuggita alla Lega, che proprio ieri in una nota ha sottolineato il corto circuito uffici-amministrazione accaduto e non solo in questa circostanza (Leggi: Grottaferrata, Lega: “Una guerra, due fronti e tre soggetti in Comune: ormai c’è da preoccuparsi”).

In conclusione, c'è  l'intenzione manifestata di acquisire anche l’immobile di Via Colle delle Ginestre. La speranza è che l’attesa non sia come quella per l’Ex Bazzica, ove è tutto fermo da otto anni. Palazzo Consoli ha sostanzialmente affermato che ci dovrebbero essere novità a breve. Nel 2019 vedremo se finalmente i beni acquisiti alla criminalità organizzata in città diventeranno veicolo di utilità sociale per il territorio dei Castelli Romani.

Commenti  

# lallertaROSSA 2018-11-22 20:15
sui beni confiscati. Anche questo nel programmone?
Acquisiti Acquisibili Trasformabili Ristrutturabili.... Nuovo Vecchio Sismico&antisismico Ristrutturato Manutenuto Abbandonato = Età Agibilità Abitabilità ecc tutto riconduce al " libretto del fabbricato "
Se il comune avesse deciso di adottarlo, tante domande tediose, supposizioni a vanvera e illazioni maliziose, non ci sarebbero.
Ad esempio una : se un villone, un villino o un appartamento costruiti prima del .... Se NON ha...
Se NON è.... il prezzo è un altro
Per non parlare poi degli affitti. Qui aggiungiamo alle varie tipologie di residenziali, uffici locali commerciali e di servizi. Lo stesso "libretto del fabbricato" e il canone concordato....Il prezzo è un altro
Forse si perdono € ma si salvano vite
Il " libretto del fabbricato " OBBLIGATORIO, trova favorevole l'ordine degli Ingegneri. E l'ordine degli Architetti che dice?
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