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GROTTAFERRATA (politica) - La candidatura (per ora) primaria di Rita Consoli presenta nella sua campagna elettorale che appare un quadro decisamente distante dalla realtà dei fatti politici di questi ultimi 12 anni
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"Città al governo". "Sentire comune". "Una scelta democratica". Il rosso, imperativo come direbbe Tiziano Ferro, a fare da sfondo e da leit motiv.
Peccato solo che la storia dica altro.
Due candidature a sindaco indipendente perché distaccato dal centrosinistra. Due corse alla poltrona più ambita di palazzo Consoli che non sono arrivate neanche al ballottaggio. Almeno tre strappi col PD, (partito di riferimento dell'area alla quale ci si riferisce) ai quali resta da capire se bisognerà aggiungere anche questo quarto.
La candidatura primaria di Rita Consoli, cui il centrosinistra locale ha incredibilmente concesso un'ulteriore chance di "redenzione politica" rispetto ad una storia di divisioni, è narrata in questi giorni sulla scia di un rinnovamento che né Consoli né chi è con lei può incarnare, rappresentare. In alcun modo.
Basterebbe, per convincere anche gli ultimi scettici, leggere alcuni dei commenti che stanno apparendo sui social in queste ore. Quello che Consoli incarna è un centrosinistra pseudo elitario, lontano per sua natura dal "popolo" che invece la neo-narrazione di propaganda elettorale intende incarnare. Dove sono poi questi "giovani" che alcuni chiamano in causa? Quali sono le "truppe" oggi in campo?
Che fine, invece, hanno fatto le "truppe cammellate" della fu "La Città al Governo" che, come narrato dalla nostra testata, in questi anni di "opposizione" coi guanti bianchi da parte delle due consigliere in Aula, hanno gradualmente ma inesorabilmente lasciato Rita Consoli?
La verità, su quest'ultimo tema, è probabilmente una sola ed abbiamo tentato di raccontarla: se l'ex sindaco e la sua Amministrazione, non avesse "inciampato" sull'avventura Vascarelle (LEGGI (Machiavelli) - Lucciole per lanterne, l'indegna ri-propaganda su Vascarelle), sarebbero ancora alla guida della città. Con "qualcuno", che oggi vuole incarnare il "rinnovamento", a strizzargli l'occhio come ampiamente fatto in passato.
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