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ROMA (cronaca) - Una lunghissima serie sismica a cavallo tra acque internazionali e acque territoriali croate, di fronte alle coste teramane
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Sono ben 65 le scosse di terremoto registrate nel mare Adriatico da ieri pomeriggio alle 14,47 quando i sismografi hanno registrato la botta di magnitudo 5.6 che è stata avvertita in tutto il centro sud d'Italia ed anche a Roma e nella sua provincia.
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Un lunghissimo sciame sismico con epicentro praticamente sempre uguale: le 65 scosse fin qui verificatesi sono state individuate a cavallo tra le acque internazionali e le acque territoriali croate, a sud della costa di Spalato e di fronte alle coste abruzzesi di Teramo.
Se la scossa di apertura è stata senza dubbio quella al momento più rilevante, sono state 3 le scosse con magnitudo superiore a 4.0 che sono state registrate: molte quelle di magnitudo superiore a 3.0, a dimostrazione che quanto si sta verificando in mare è un fenomeno degno della massima attenzione.
Da mesi la Croazia è al centro di una lunga serie di fenomeni sismici che a dicembre avevano provocato anche numerosi crolli e vittime all'interno del Paese.
Ora gli eventi di sono spostati in mare ma c'è da ritenere che la faglia in azione sia la medesima.
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