Grottaferrata, deliberato il ‘permesso di costruire convenzionato'. Intanto torna il caso Cartabrutta?
Pubblicato: Mercoledì, 04 Aprile 2018 - Fabrizio Giusti
GROTTAFERRATA (politica) – Secondo indiscrezioni il Comune non si sarebbe opposto al ricorso dei privati. Il sindaco Andreotti, quando era Assessore all’Urbanistica della Giunta Mori, si schierò contro la lottizzazione.
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Il permesso di costruire convenzionato è realtà. Una delibera, nei giorni scorsi, ha dato il via libera alla procedura a Grottaferrata, compatibilmente con l’attuale Piano regolatore del 1972. La modalità è stata regolamentata con le modifiche al decreto Sblocca Italia (DL 133/2014). Si prevede, nella filosofia iniziale, che le esigenze di urbanizzazione possano essere soddisfatte così con una modalità semplificata. La nuova norma procede prevedendo che “la convenzione approvata con delibera del consiglio comunale, salva diversa previsione regionale, specifica gli obblighi, funzionali al soddisfacimento di un interesse pubblico, che il soggetto attuatore si assume ai fini di poter conseguire il rilascio del titolo edilizio, il quale resta la fonte di regolamento degli interessi”. Sono soggetti alla stipula della convenzione: la cessione di aree anche al fine dell’utilizzo di diritti edificatori; la realizzazione di opere di urbanizzazione; le caratteristiche morfologiche degli interventi; gli interventi di edilizia residenziale sociale.
Secondo una prima stima, dovrebbero essere tredici gli insediamenti che potrebbero beneficiare di questa via di attuazione. Molti di questi sarebbero predisposti nella zona di Via del Pratone, area già fortemente compromessa sopratutto sul piano viario, con un incremento di abitanti corposo. La filosofia del provvedimento è stata contestata recentemente anche da un volantino (purtroppo anonimo e quindi privo di forza e consistenza politica) in ci si parla di ‘definitiva colata di cemento sulla città che però, si badi bene, non porterà alcun vantaggio al Comune in termini di servizi ed opere infrastrutturali, contrariamente a quanto prevedeva la Delibera 41’. In verità neanche la D41 era un procedimento così virtuoso, tant’è che l’idea della Giunta Fontana è stata contestata per tutta l’ultima campagna elettorale da ogni forza politica in campo. Ciò detto anche sulla D41 continuano ad esserci attese preoccupanti riguardo l’annunciato studio di analisi complessivo (leggi Grottaferrata, a due mesi dell’annunciata scadenza ancora da svelare lo studio sulla Delibera 41).
RITORNA IL ‘CASO CARTABRUTTA’? -A Grottaferrata, nel frattempo, si potrebbe aprire nuovamente lo scenario legato alla lottizzazione ‘Cartabrutta’, di cui si parla da anni. Secondo indiscrezioni, il Comune non si sarebbe opposto all’ultimo ricorso dei privati, dando così formalmente via libera alla fase di esecutività dell’opera da 35mila metri cubi che per anni era stata usata come un’arma contro Stefano Bertuzzi (ribadita anche nelle ultime comunali dai suoi detrattori), attuale presidente del Gruppo di Azione Locale, poiché dai suoi studi tecnici era partito il progetto. La vicenda divenne centrale sopratutto ai tempi della Giunta Mori e con il successivo commissariamento prefettizio che aveva sbloccato l’itervento perché in regola con tutti i requisiti richiesti. Non solo. La questione aveva diviso il PD locale nel corso delle Primarie del 2014, quando lo sfidante di Bertuzzi, Alessandro Broccatelli, disse: ''Spero che le difficoltà portate da questa delibera nell’ambito delle primarie del Centrosinistra a Grottaferrata siano per l’elettorato, fonte di riflessione sulle figure di rappresentanza politica che un territorio dovrebbe avere, scevre da rapporti di interesse diretto''.
''Consorzio Cartabrutta'' aveva già all’epoca una lunga storia alle spalle. Approvato nel 2003, il provvedimento, nella sua filosofia, doveva perimetrare i comprensori minimi di intervento bloccati dal Piano Regolatore del 1972, offrendo una compatibilità urbanistica dell'opera tramite il reperimento di aree a standard aggiuntivi.
Di quelle vicende è a conoscenza anche l’attuale sindaco Luciano Andreotti, nel 2014 terzo competitor per l'elezione 'primarista' del candidato sindaco di centrosinistra. "Come Assessore all’Urbanistica (della Giunta Mori ndr), nella passata Amministrazione, mi sono impegnato su questa specifica vicenda – disse - cercando di dirimere questioni urbanistiche irrisolte da anni. L’atto deliberativo di giunta, di diniego ad approvare, è stato supportato da un documento, redatto dal sottoscritto, che dettava le condizioni e le linee guida, non negoziabili, per arrivare a definire eventuali approvazioni dei piani urbanistici in giacenza presso gli uffici. Con delibera di giunta del 27 dicembre 2012 n.198 si è arrivati a respingere la lottizzazione del Consorzio Cartabrutta non senza divisioni e lacerazioni all'interno della maggioranza di Centrosinistra. Non risulta al sottoscritto che il Commissario straordinario abbia tenuto conto del documento deliberato nell’approvare il piano di lottizzazione". Una presa di posizione netta e precisa.
Nei prossimi giorni si attendono quindi conferme. E’ vero che la mancata opposizione ad un ricorso ha di fatto sbloccato l'opera? Se il fatto è accaduto, la lottizzazione si farà davvero? Quale sarà la posizione della Giunta in merito? Domande che la politica locale ancora non ha rivolto, ma che forse produrrà a breve. Tanto per chiarire o smentire le notizie che stanno circolando tra i corridoi di Piazzetta Eugenio Conti. In gioco decine di migliaia di metri cubi in un comparto della città, quello attorno a Pratone, dove il rischio di esplosione edilizia ed abitativa è dietro l'angolo se non interverrà un profondo dibattito e non si faranno scelte coraggiose al fine di rendere sostenibile il territorio e non un labirinto di insediamenti ed abitanti con una scarsa qualità della vita in termini di servizi, strutture o viabilità..
Commenti
Comodo fallire, politicamente, ripetutamente e scaricarne le colpe al momentaneo Commissario ....." non risulta al sottoscritto che ....."
4 Commissari Straordinari in 20 anni = fuga dalle responsabilità, squalifica una rappresentanza politicoAmministrativa senza alcuna giustificazione. Chi lo fa e continua a farlo mistificando
Meglio un altro Commissario sul quale scaricarne cinicamente
WWWOOOOOOOOHHHOOOOOOOOOOOOOO
le strade devono ancora essere riparate
le perdite d'acqua sono cicliche
i parchi vanno manutenuti e non lasciati a se stessi
etc etc etc....devo continuare???
Quando ff&gg ricorda le parole dell'EX di 20nnali Misfatti, che alle ULTIMISSIME primarie raccomandava agli elettori :.... "scevre da rapporti di interesse diretto" riferendosi al noto architetto pidddino e suo avversario.
Dopo queste parole, i libri della biblioteca e i peli del corpo dei Cittadini, fecero la OLA!
Forse non aveva letto la sentenza del TAR per il PRG del 2008 che fu cancellato anche per "merito" suo.
A un libero professionista NON si può chiedere di NON fare il proprio lavoro. Gli si può impedire di candidarlo!
Un professionista è un portatore sano di INTERESSI!
Un politico professionista è un portatore conflittuale, fino al 4°grado, con gli interessi generali!
Su cartabrutta...... la storia, da raccontare TUTTA, è proprio bruttaBrutta!
ff&gg ci pensi tu o ci pensiamo noi?
Non possono essere giustificate dalla sola ingestione di carni avariate, per cartabrutta ne hanno abusato.
ff&gg intanto cerca e leggi cosa ci raccontava nel gennaio 2013 (ieri) il presidente del Consorzio Cartabrutta : "si negano certezze e si dissimulando abusi" da ilCorriere Tuscolano