Frascati, 8 mesi di Amministrazione Mastrosanti: zero fatti, poca opposizione. L'eredità e i veleni crescenti

FRASCATI (attualità) - E' tempo di bilanci per un'Amministrazione ancora ferma al palo

ilmamilio.it

A cento giorni no, a 4 mesi neanche. A 6 mesi è ancora presto. Ma a quasi 8 mesi suonati è il caso di tirare le primissime somme.

Il 25 giugno 2017 Roberto Mastrosanti col 53,8% delle preferenze, col clam"Noi voliamo alto" e con l'hashtag #solofrascati diventava sindaco di Frascati, battendo Lello Pagnozzi.

Frascati si apprestava finalmente a voltare pagina dopo venti anni di Amministrazioni sostanzialmente mono colore. Anzi no.

A 8 mesi dalla notte della vittoria, alcune cose sono evidenti:

1. L'Amministrazione insediatasi nei giorni successivi non ha realizzato nulla né cantierizzato nulla. Pochissimi i provvedimenti, i consigli. Praticamente azzerate le commissioni.

2. L'Amministrazione Mastrosanti, nonostante questo, può godere di una sorta di "green card" che praticamente le consente di non avere quasi alcuna opposizione in Aula. Tolti Fiasco e, di tanto in tanto, il Pd, il resto è organico a questa Amministrazione. Fatti alla mano.

3. Probabilmente per le questioni sopra esposte, è evidente che il nervosismo (ed i mal di pancia interni) siano in aumento. I veleni, rivolti anche a chi critica il nulla amministrativo, sono altrettanto in crescita anche in virtù di una mutata strategia comunicativa. Si tratta di una scelta.

4. A paralizzare in larga parte l'operato di un'Amministrazione che pure avrebbe buone individualità (citiamo ad esempio gli assessori Claudio Gori e Claudio Marziale e il consigliere delegato Gelindo Forlini), è proprio l'eredità del passato. Sul tema del Bilancio (e tasse e patrimonio) e sul tema dei Rifiuti, in particolare. Vale a dire proprio quelle deleghe che l'attuale sindaco Roberto Mastrosanti ottenne dall'ex sindaco Stefano Di Tommaso.

Un minimo di dettaglio.

1. Siamo fermi su tutti i fronti. Su quella che era l'emergenza più urgente, la gestione dei rifiuti, si è proceduto all'affidamento ad un super esperto esterno. Affidamento che, al di là della congruità economica dell'incarico (mai messa in discussione), di fatto delegittima gli uffici comunali.

Per il resto nulla da rilevare. Frascati è assolutamente quella degli ultimi anni ed anche più paralizzata. Altro che volare alto, altro che scatto in avanti.

2. Dei perché e dei per come di questa "pace politica" nella quale Mastrosanti può muoversi s'è già detto. Se l'immobilismo dimostrato dall'attuale Amministrazione avesse avuto l'opposizione del 2014, tanto per essere chiari, il sindaco sarebbe stato già messo in croce. Già sul punto di traballare. Talmente tante le criticità che non rilevarlo sarebbe da fiancheggiatori.

3. Le difficoltà amministrative sono destinate ad acuirsi proprio perché qualcuno da dentro inizia a storcere la bocca, una volta digerito lo spumante. E la Luna di miele è finita. Anche gli attacchi verso l'esterno, ad esempio verso la stampa, dimostrano il crescente nervosismo. La medicina? Amministrare.

In questo, l'inatteso imprevisto attacco di Alessandro Spalletta dice tutto. Invece di sparare colpi all'aria, supportati dai soliti ottusi fiancheggiatori, sarebbe il caso di dimostrare che la campagna elettorale non era solo fatta di slogan.

4. Mastrosanti e molti dei suoi dimenticano la propria provenienza. "Sputare" nel piatto che si è amministrato, senza peraltro ancora aver dimostrato nulla, è doppiamente sbagliato.

Un'ultima considerazione: rilevare che nella vicina Grottaferrata, dove non si stanno costruendo astronavi, si registra un dinamismo amministrativo ben superiore, è tutto dire.

Ma, è bene rilevarlo, Grottaferrata gode di un Bilancio sano. Cosa di cui Frascati, presumibilmente per quanto fatto in passato (già, l'eredità), non può certo fregiarsi.

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