Grottaferrata: quelli che hanno "creato" Andreotti ed ora sono nell'ombra

GROTTAFERRATA (politica) - Da Roberto Testi a Paolo Loria a, soprattutto, lo stratega dell'ascesa del sindaco, Mauro Tomboletti

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C'è una contro lettura dell'ascesa di Luciano Andreotti a Palazzo Consoli. Un'ascesa che ha, oltre ai personaggi locali che in queste settimane si sono affannati nel cercare un posto al sole della Giunta comunale, parte da lontano. Da molto lontano.

Difatti, come lo stesso senatore Bruno Astorre nelle scorse ore ha analizzato (LEGGI l'intervista in esclusiva), la rincorsa di Andreotti alla fascia di sindaco è partita in netto anticipo rispetto a molte delle altre forze alla fine in campo, praticamente i parallelo con i 5 stelle.

Ebbene, tra coloro che ci sono stati dalla prima ora (ma anche da molto, molto prima e lo vedremo nel seguito del discorso) e che oggi invece sono decisamente nell'ombra, figurano quantomeno i vari Roberto Testi, Paolo Loria (che pure fino ad un certo punto sono stati in bella evidenza) ma anche e bisognererebbe dire soprattutto Mauro Tomboletti.

A buon diritto ritenuto la "sfinge" della politica di Grottaferrata, Tomboletti è stato il vero spin doctor di Andreotti. Un preciso "cortruttore" della figura e della coalizione di un candidato sindaco partito in sordina ed impostosi poi in quella che era una "pangea" di possibili candidature. Alcune, va detto, particolarmente autorevoli come ad esempio quelle di Luciano Vergati, oggi difatti vicesindaco di Andreotti e quella Francesca Maria Passini, non a caso oggi presidente del Consiglio comunale, prima donna a ricoprire questo ruolo a Grottaferrata.

Per comprendere il "peso" strategico e politico di Tomboletti bisognerebbe poi fare un passo indietro di qualche anno, quando fu proprio Tomboletti - reduce da un lughissimo e velenoso tira e molla con l'ex sodale nell'Italia dei Valori Filippo Mevi, a traghettare il nome di Luciano Andreotti nella Giunta di Gabriele Mori. Un'esperienza, quella dell'architetto oggi primo cittadino, breve al fianco del sindaco Pd ma evidentemente sufficiente a convincere molti che quello di Andreotti fosse il nome giusto per le Amministrative 2017.

Oggi di Tomboletti, così come dei citati Testi e Loria, si è persa traccia. Scomparsi - al momento - nell'ombra di quelli che hanno tirato, e forte, la carretta fino ad un certo punto ed oggi sono in disparte. O più precisamente, viene da pensare, in attesa.

E' vero: Tomboletti ha "ottenuto" finora un posto in Giunta per sua moglie, Francesca Rocci, che però - va precisato - il suo l'ha fatto ampiamente conquistandosi un posto in Consiglio comunale. Un assessorato che però non sembrerebbe particolarmente concordato né, tantomeno, particolarmente gradito a Tomboletti. Per ragioni che, al momento, è probabilmente facile intuire ma non sta certo a noi esplicitare.

Certo è che dopo 4 anni di lavoro di fino, Mauro Tomboletti oggi è probabilmente - tra i numerosi a trovarsi in questa condizione, oltre ai 3 nomi citati - quello che meno ha goduto e raccolto dall'elezione di Luciano Andreotti a sindaco. Un particolare che appare davvero difficile trascurare.

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