Asili nido di Frascati, le precisazioni della Baby & Job

Pubblicato: Lunedì, 28 Ottobre 2019 - redazione attualità

FRASCATI (attualità) - La replica alla lettera di una mamma

ilmamilio.it

Riceviamo e pubblichiamo.

"In nome e per conto della mia assistita Baby & Job s.r.l. (per brevità Baby & Job) per contestare il contenuto della lettera pubblicata nell’articolo in oggetto in quanto non rispettoso dei criteri della verità, continenza e pertinenza che limitano il diritto di cronaca, poiché intriso di affermazioni generiche, non veriterie e gratuitamente denigratorie.

In particolare, stante quanto sopra, si diffida alla pubblicazione della rettifica ex L. n. 47 del 1948 di seguito esposta.

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La lettera pubblicata il 17.10.2019 in merito al cambio di gestione degli asili nidi comunali di Frascati contiene una serie di inesattezze che obbligano la scrivente società a svolgere le seguenti precisazioni.

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In generale, occorre premettere che la tariffa messa a gara dal Comune di Frascati, seppure inferiore a quella praticata nella precedente gestione, è del tutto rispondente alla normativa di settore e perfettamente in linea con le rette medie italiane e della regione Lazio per servizi equivalenti. Inoltre, l’affidamento della gara alla Baby & Job è il frutto di una procedura di gara che ha premiato il miglior progetto tecnico presentato e solo secondariamente il prezzo offerto (pressochè identico a quello messo a gara). In altre parole, senza volere entrare nel merito delle scelte politiche e di bilancio operate dal Comune, si deve osservare che la gara di cui la Baby & Job è risultata aggiudicataria risponde a ordinari standard economici di settore e non è stata decisa sulla base di mere logiche di risparmio.

A ciò va aggiunto che la buona funzionalità di un nido non dipende dal numero di ore di lavoro del personale impiegato, quanto piuttosto dalla corretta organizzazione dello stesso personale, dalla fluidità della collaborazione tra i vari reparti e dalla qualità del progetto educativo proposto.

Fatta questa premessa occorre svolgere le seguenti precisazioni sul contenuto della lettera.

Si afferma che la Baby & Job avrebbe “svuotato l’asilo di giochi e strutture“. Ciò non corrisponde a verità. La Baby & Job ha acquistato tutti i materiali didattici, giochi ed attrezzature per allestire il nido. L’allestimento è avvenuto nella giornata di sabato antecedente l’avvio della nuova gestione, in modo che i bambini potessero avere a disposizione i nuovi giochi, le bambole e i materiali didattici sin da subito. I bambini, infatti, hanno apprezzato i nuovi giochi che hanno suscitato curiosità ed interesse.

Si afferma che le educatrici sono cambiate da “un giorno all’altro”. Ciò non corrisponde a verità. Tutte le educatrici sono state confermate nella medesima sezione nella quale hanno lavorato fino al venerdì precedente. In particolare, nella sezione cui la figlia della autrice della lettera è iscritta, lavoravano tre educatrici che sono state tutte confermate. Vi è un'unica educatrice che non ha accettato l’offerta lavorativa, ma le rimanenti tre conoscono perfettamente il gruppo di bambini e la figlia della autrice della lettera, visto che li hanno gestiti fino al venerdì precedente.

Si contesta lo spostamento di personale all’interno delle sezioni del nido per sostituzioni. Sennonchè tale evento è una prassi consolidata di settore, nonché della precedente gestione (cui quindi bambini e genitori erano abituati). Il fatto che, in caso di assenze temporanee del personale, venivano spostate le educatrici in altra sezione/nido per garantire in ogni momento la funzionalità del nido ed il rispetto dei rapporti educatore/bambino, consente sia di minimizzare l’inserimento di personale esterno che non conosce i bambini, sia di garantire la continuità con le abitudini e le routine del nido secondo il progetto educativo condiviso.

Si afferma che non sarebbe stato possibile “visionare un piano didattico, anche solo indicativo, e di fronte alle rimostranze“ sarebbero state date “giustificazioni ... poco attendibili“. Ciò non corrisponde a averità. In merito al Progetto educativo, in sede di riunione con i genitori (ivi compresa l’autrice della lettera) sono state illustrate le linee guida che lo governano (l’approccio Montessori, quello reggiano, la media education, l’outdoor education, i progetti di continuità con il territorio). Chiaramente, la progettazione educativa di dettaglio è stata rimandata alle riunioni di sezione, dopo un periodo di osservazione dei bambini. Non è possibile infatti prevedere dei programmi predefiniti per bambini così piccoli di cui vanno osservati i livelli di sviluppo, le autonomie raggiunte e gli interessi specifici. Non vi sono infatti per il nido né programmi ministeriali, né linee guida, ma la progettazione viene affidata al gruppo educativo che di anno in anno elabora i progetti sulla base dei bambini “reali e concreti” che abitano il nido. Sarebbe stato del tutto fuori luogo presentare dei progetti privi di un confronto collaborativo con il personale e prima di aver potuto osservare i bambini nel loro quotidiano.

Si afferma che la Baby & Job avrebbe riferito di “avere le mani legate” con riferimento alla questione del personale. Il senso attribuito a tale frase dall’autrice della lettera è una sua libera deduzione. La Baby & Job ha rispettato tutte le norme di settore, nonché le indicazioni del CCNL, nel gestire il passaggio di personale, nel definire i contratti, i turni ed i ruoli. Ciò per evidenziare che la pretesa della signora di sindacare ed rielaborare i turni di lavoro delle educatrici in base a “suoi criteri” era del tutto irricevibile.

Speriamo con questa nostra smentita di aver fugato ogni dubbio e di aver fornito un quadro più esauriente della vicenda.

Cordiali saluti Avv. Marco Tullio Cataldo".

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