In occasione del Consiglio Comunale di ieri, e sempre grazie all’input del M5S, si è tornati a parlare di STS. Un tema fondamentale che sembrava esser sparito sia dal centro dell’attenzione mediatica, sia di quella politica, nonostante rappresenti una priorità non solo per la vita dei lavoratori coinvolti, ma anche per il futuro della cittadinanza tutta.

Abbiamo sollecitato nuovamente l’Amministrazione, chiedendo conto del perché non sia stata ancora resa pubblica la famosa relazione della KPMG: costata più di quarantamila euro di soldi pubblici, e che i cittadini hanno assoluto diritto di conoscere. La Giunta infatti aveva preso l’impegno cinque mesi fa, a seguito di una Mozione proprio del M5S trasformata dal Sindaco in Ordine del giorno, a procedere con tutte le azioni per ottenere dalla KPMG la liberatoria per la pubblicazione del documento.

La reazione dell’assessore Gori ha avuto dell’assurdo, oltre a manifestare distanza e poca sensibilità nei confronti di tutta la città di Frascati. Nel rispondere infatti ha premesso che “i cittadini che volessero conoscere i dettagli della relazione, possono procedere a presentare accesso agli atti”. Questo è stato l’incipit della risposta, come a voler chiarire ai lavoratori vessati ed ai cittadini frascatani che rendere noto il quadro critico della principale azienda cittadina, che pesa sulle casse di tutta la città, non sia una cortesia dovuta al “terzo stato”, al “popolino” frascatano.

Primo elemento di gravità in una situazione così delicata risiede innanzitutto nella clausola che l’Amministrazione ha accettato nel siglare il contratto con l’Azienda di consulenza, in base alla quale al Comune è fatto divieto non solo di pubblicare il testo, ma anche di impiegarlo per la redazione di propri atti o iniziative affini, se non previa autorizzazione della KPMG stessa. Una clausola della quale non comprendiamo assolutamente la ragion d’essere.

La risposta alla nostra Interrogazione di ieri non ha fatto altro che peggiorare un quadro già critico: l’Assessore Gori infatti ha comunicato come l’iter per la pubblicazione sia ancora in alto mare, confermando l’inerzia che caratterizza la Giunta in fin troppi ambiti. A giustificazione delle proprie mancanze, l’Assessore ha addossato le responsabilità agli screzi interni all’Amministrazione, e nella fattispecie nei confronti della Dirigenza di STS: colpevole di aver presentato richiesta di liberatoria alla KPMG aggiungendo nella stessa missiva su propria iniziativa ulteriori richieste. Tali richieste aggiuntive avrebbero in qualche modo inspiegabilmente frenato la KPMG dal dare riscontro alla domanda di liberatoria, portandola la società a chiedere chiarimenti al Comune stesso riguardo la lettera da parte di STS.

Nel comunicare anche in sede di Consiglio la nostra insoddisfazione per le lacunose, poco limpide e sopratutto irrispettose risposte verso la cittadinanza ricevute dalla Giunta, prendiamo atto di come la trasparenza innanzitutto verso i lavoratori, toccati nella propria quotidianità e nelle proprie tasche dal fallimento della politica, e quindi verso i cittadini, non rappresenti una priorità per l’Amministrazione.

Qualsiasi grido alla novità, alla discontinuità rispetto alle passate gestioni che hanno portato alla decadenza di Frascati, suona ormai ridicolo, se non grottesco. La Giunta Mastrosanti si proponeva in campagna elettorale di “volare alto”. Ed in effetti vola alto: lontano dalla cittadinanza, lontano dai problemi vissuti ogni giorno dalle persone".