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MARINO (calcio) - Il direttore generale dei marinesi fa luce sui programmi societari allo scoccare dell'inizio della nuova stagione calcistica
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La Dreaming Football Academy rilancia il proprio impegno per la stagione calcistica 2021 – 2022.
Il direttore generale Andrea Piccinno ha delineato i progetti societari allo scoccare dell’avvio del quinto anno di attività per la società marinese: “Siamo una società giovane ma alo stesso tempo sempre più esperta”.
L’estate è stata utile ai vertici societari per pianificare il nuovo anno ponendo sempre la massima attenzione alla composizione dei gruppi agonistici e alla programmazione del lavoro della scuola calcio. 
In questo senso, dopo due anni di covid con distanziamento sociale, DF Academy punta forte sul campo e sul contatto con il pallone: “Ci alleneremo di più della stragrande maggioranza di società della regione: sei ore a settimana per esordienti e pulcini, cinque e mezzo per primi calci – sottolinea Andrea Piccinno - Vogliamo alzare l'asticella perché riteniamo che i bambini abbiano bisogno di tornare a logiche di dieci, se non venti, anni fa quando il contatto con il pallone avveniva per molte ore, in condizioni di gioco di strada. 
Dopo due anni di covid19, lo sport ma soprattutto il calcio, sarà il segreto per la ripresa da un punto di vista fisico e anche nell'ambito della socialità”.
Le novità non scalfiscono di certo i piani ormai consolidati della Dreaming Football Academy: “Il nostro background è delineato da anni – spiega il direttore generale - Come scuola calcio Élite FIGC e, soprattutto, unico centro di formazione Atalanta Calcio nella regione, intendiamo proseguire un lavoro qualitativo in un ambiente di massima serenità per tutti i nostri piccoli atleti. L'ambizione, ad oggi raggiunta, è di continuare a formare le nostre squadre agonistiche con un'alta percentuale di ragazzi usciti dalla nostra scuola calcio, al contempo deve essere chiaro che c'è spazio per ogni bambino che vuole divertirsi e approcciare a questo sport negli anni più belli della sua vita. Per quanto riguarda gli obiettivi, in ambito agonistico, mi sento di poter dire che non riguardano strettamente i risultati di campo e le posizioni in classifica. Come ogni società, vogliamo vincere il più possibile ma abbiamo più a cuore la riconoscibilità dell'impronta. Le squadre devono esprimere un calcio gradevole e distinguersi per educazione. Allo stesso tempo lavoriamo particolarmente per la valorizzazione dei singoli atleti, anche in ottica di realtà più importanti”.
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