A Frascati Nicola Zingaretti parla già da segretario del nuovo Partito democratico - FOTO & VIDEO

Pubblicato: Domenica, 09 Settembre 2018 - redazione politica

zingaretti frascati9sett ilmamilioFRASCATI (politica) - Questo pomeriggio l'incontro pubblico in piazza del Mercato. "E' il momento della resistenza e del cambio di strategia contro chi semina odio e paure"

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La scena avrebbe dovuto essere quella di Villa Torlonia ma, in mancanza di autorizzazioni (e con tante chiacchiere, bugie probabilmente), ecco che ad ospitare il nuovo arrivo di Nicola Zingaretti a Frascati è stata la centralissima piazza del Mercato.

Uno Zingaretti che l'ultima volta - come ha ricordato - era stato in città nel corso della campagna elettorale per le elezioni Regionali che lo hanno confermato alla guida del Lazio. Oggi, invece, Zingaretti ha vestito i panni del leader politico e del numero uno del principale partito di opposizione al Governo gialloverde di Movimento 5 stelle e Lega. La corsa alla segreteria nazionale del Pd è già iniziata.

Prima di intervenire, il governatore ha donato ai una medaglia alla memoria ai famigliari di Armando Barbante, militare italiano e cittadino di Frascati scomparso nel 1942 nel corso della campagna di Russia. Una morte che la famiglia ha appreso solo diversi anni dopo. Una delle tante, troppe vittime tuscolane della Seconda guerra mondiale.

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"Se ancora una volta - ha detto - abbiamo vinto in controtendenza col dato nazionale è perché la differenza la fanno le persone e l'impegno sul territorio. Quando ci si mobilita con passione e capacità, con l'anima, i risultati arrivano. Adesso però viene il difficile perché dobbiao assumerci il peso di fare opposizione alla maggioranza che è uscita vincitrice alle Politiche di marzo: un risultato drammatico, l'effetto di un Italia che soffre e che il Partito democratico, dobbiamo dircelo, non ha avuto la capacità di intercettare. Il Pd non ha saputo né parlare agli italiani né dare loro le risposte che cercavano".

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"Adesso, contro la paura, contro l'odio, contro un sovranismo ipocrita e bugiardo, servono impegno e strategie. Serve un partito nel quale si torni a discutere, anche con toni accesi, ma si smetta di litigare e di dividersi. Quella che oggi sta guidando l'Italia è una maggioranza che si tiene in piedi non su un contratto, come dicono loro, ma su un inciucio di Governo. E quando gli italiani lo capiranno, quando tutto questo si spaccherà, dovremo farci trovare pronti. Lega e 5 stelle non vanno d'accordo su nulla: né sui migranti, non sulla visione d'Europa, né su tante altre questioni. Quella dell'Europa è una tematica vitale per l'Italia: i sovranisti, che tanto fanno propaganda, non capiscono che l'alternativa ad un'Europa certamente da rinnovare e da rilanciare è un'Italia succube di altre forze, ad iniziare dalla Russia. Non voglio uscire dall'euro per ritrovarmi col rublo o con altre monete straniere. Altro che prima gli italiani: gli investitori stranieri stanno già lasciando il nostro Paese e questo è un pessimo segnale".

"Per questo Governo della paura la colpa è sempre degli altri: dell'Europa, dell'euro, di quelli che c'erano prima. Si arriverà a dire che la colpa è della democrazia e del Parlamento".

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"Siamo tornati - ha detto concludendo - in un periodo storico senza uguaglianza, senza speranza. Un'Italia dove chi nasce povero, muore povero. Bisogna trovare il modo di accorciare le distanze tra primi ed ultimi. Non possiamo, non dobbiamo scoraggiarci".

Ad aprire l'incontro, al quale hanno preso parte - tra i vari delegati di gran parte dei Castelli romani da Grottaferrata (sindaco Luciano Andreotti) a Colonna, da Monte Porzio Catone (segretario Pd Francesco Vescovo) a Monte Compatri (Bassani e Serena Gara), a Rocca Priora, Marino (consigliere Franca Silvani), Ciampino, Rocca di Papa - anche il senatore Bruno Astorre e i consiglieri regionali Daniele Leodori e Michela Di Biase - il segretario Pd di Frascati Luca Iaia e la consigliera comunale Francesca Sbardella.

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"Siamo qui per testimoniare che nonostante il momento difficile, noi non vogliamo accettare quello che i mentitori seriali e i populisti vogliono farci credere. Siamo qui per dire no a questo Governo della paura, dell'odio, delle divisioni. "Rimettiamoci in cammino" è il nome che abbiamo scelto per questa "quasi Festa dell'Unità" ed è l'essenza di quello che vogliamo fare", ha detto Luca Iaia.

"Questo - ha aggiunto la consigliera Sbardella - è il momento della resistenza. Ci è stato negato il permesso di svolgere la nostra festa, che avrebbe raggiunto l'edizione numero 10, a Villa Torlonia, ma noi ci siamo".

"La verità - ha concluso Iaia - è che un'Amministrazione comunale che non sa dare risposte e non sa neanche ascoltare, ha già perso in partenza", riferendosi alla mancata concessione della villa comunale.

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