Monte Porzio Catone, la pedagogista: "Addio alla ludoteca L'orologio matto"

Pubblicato: Venerdì, 07 Settembre 2018 - redazione attualità

orologio matto monteporziocatone ilmamilioMONTE PORZIO CATONE (attualità) - Daniela Agostini ripercorre un'esperienza lunga 20 anni. "Rattristata per i bambini"

ilmamilio.it - nota stampa

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Il nome lo avevano scelto, 20 anni fa, attraverso consultazioni democratiche, i primi bambini che avevano iniziato a frequentarla.
Non voglio entrare in merito ai motivi che hanno portato alla chiusura di un servizio tanto utile e amato dai bambini, perché in questo momento prevale la tristezza della perdita di un luogo che per tanti anni ha rappresentato un punto di eccellenza nel panorama educativo territoriale dei Castelli Romani. Un luogo creato nel 1998 con tanta fatica e passione, in tempi in cui la parola ludoteca era ancora poco diffusa e compresa, tanto che quando ne parlavo la risposta più comune era: "Ludo... che?".

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Due anni di lavoro di volontariato per riuscire a farlo diventare un servizio stabile. Poi il primo finanziamento regionale per tre anni, assegnato all'Associazione Culturale Una Città per Tutti, a cui seguì il primo bando di gara comunale e i successivi che hanno dato origine alla convenzione con la Spazio Lavoro Socio-Educativa Soc. Coop. Sociale ed Integrata Onlus di Albano Laziale, fino all'ultima di tre anni fa. Convenzione scaduta a giugno di quest'anno che il Comune non metterà più a bando.

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Il pensiero che più mi rattrista è la delusione che tanti bambini proveranno ad ottobre, quando vedranno fisicamente chiuse le porte di un luogo che loro consideravano la propria stanza dei giochi allargata ai propri amici, dove giocare alla Strega di mezzanotte (Un nascondino al buio divertentissimo) o saltare tutti insieme la corda-lancetta dell'Orologio Matto, dove intrecciarsi in posizioni impensabili su un Twister gigante o concentrarsi per scegliere la mossa migliore per spostare correttamente lo Shangai gigante. Tutti giochi inventati o reinventati in ludoteca ma che sono entrati a far parte del bagaglio culturale delle generazioni che sono venute in contatto con questo luogo e che hanno influito in modo fondamentale nella loro educazione al rispetto delle regole, al rispetto dell'altro, alla percezione delle diversità come elemento di arricchimento, al piacere di mettersi in gioco, di discutere, di entrare in conflitto e trovare una soluzione accettabile, di sperimentare spazi di libertà sempre meno disponibili per i bambini. E quando parlo di libertà non intendo il lassismo. Intendo la libertà dei bambini di pensare e pensarsi come persone con il diritto di scegliere:

. dove giocare;
. con chi giocare;
. con che cosa giocare;
. quando giocare.

Ecco la ludoteca di Monte Porzio Catone per 20 anni ha garantito questi diritti a tutti i bambini che hanno avuto l'opportunità di conoscerla e frequentarlo, diritti che oggi purtroppo non sono affatto scontati. Da Ottobre di quest' anno non ci sarà più.

Da Ottobre Monte Porzio Catone e tutto il territorio dei Castelli romani sarà più povero perché non avrà più a disposizione un luogo che negli anni è riuscito, grazie all'impegno appassionato dei gestori, a collegarsi con tutte le altre agenzie educative presenti sul territorio (scuole, biblioteche, università, musei, centri anziani, altre associazioni ) e andare oltre i propri obiettivi iniziali fino a svolgere un ruolo referenziale e di formazione sul territorio sia per gli altri ludotecari sia per gli insegnanti che per i genitori.

Si, credo che con la chiusura della ludoteca di Monte Porzio Catone abbiamo perso tutti, ma soprattutto le nuove generazioni.

Daniela Agostini - Pedagogista Clinica e Presidente dell'Associazione Culturale Una Città per Tutti".

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