Grottaferrata: scuola Falcone, una brutta gatta da pelare per Andreotti. L'urgenza di fare in fretta e il dilemma strategia
Pubblicato: Giovedì, 03 Agosto 2017 - redazione attualitàGROTTAFERRATA (attualità) - Il plesso dell'ex Sacro Cuore è vecchio e alle prese con molti problemi anche di natura strutturale. E tra un mese e mezzo si torna tra i banchi...
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Il problema numero 1 per il sindaco Luciano Andreotti e la sua Amministrazione comunale si chiama scuola Giovanni Falcone. Il plesso di via Garibaldi, l'ex istituto del Sacro Cuore, è fastiscente e potenzialmente pericoloso ed alcuni provvedimenti assunti dagli uffici comunali in queste ultime settimane rendono urgente non solo l'intervento, ove possibile, quanto una linea politica da seguire per il futuro.
Nelle ultime ore il sindaco ha convocato una riunione dei capigruppo nella quale illustrare una situazione resasi più evidente in questi ultimi giorni dopo le indagini strumentali eseguite in alcune aule ed in alcuni locali della scuola: le prove a compressione, quelle a vuoto e quelle termografiche hanno evidenziato problematiche di natura strutturale ma anche sostanziose perdite dall'impianto idraulico nei piani bassi.
Un gran bel problema perché da una parte c'è l'urgenza di provvedere a tamponare le emergenze (che riguarderebbero soprattutto alcune aule ed alcuni locali dei piani terzo e quarto) e dall'altro c'è la necessità di capire in fretta come procedere.
L'Istituto comprensivo Falcone conta quasi 1200 alunni ai quali si deve aggiungere il personale scolastico e il corpo docente.
L'edificio dell'ex Sacro Cuore è vecchio e dopo il terremoto 2016 le preoccupazioni per l'effettiva capacità di resistenza sismica dello stabile hanno richiesto verifiche e indagini che, come detto, non avrebbero fornito risultati troppo confortanti.
Interventi in emergenza a parte, che dovrebbero completarsi comunque entro le prossime settimane, tre le strade da seguire: adeguare l'attuale edificio, con costi e tempi probabilmente superiori a quelli delle altre due soluzioni. Demolire l'attuale edificio e ricostruirne uno nuovo nel medesimo sito: operazione complicata (ma non certo impossibile) sia sul piano logistico che economico. Provvedere al realizzazione un nuovo plesso in un altro luogo. L'Amministrazione è ancora indecisa sul da farsi ed al vaglio, per questioni legate principalmente alla sicurezza, ci sarebbe anche l'opzione moduli prefabbricati in attesa di avere una scuola nuova.
Senza dimenticare, in tema scolastico, che l'altro Istituto comprensivo criptense, il San Nilo, attende ancora la riapertura della palestra del plesso della "Isidoro Croce".
Qualunque sia la strada individuata, bisognerà procedere con estrema sollecitudine. Perché il tempo corre, alla riapertura delle scuole manca un mese e mezzo e perché, soprattutto, la sicurezza dei ragazzi e di tutto il personale non è derogabile.
Commenti
"ricercare" dichiarazioni delle decine tra delegati, eletti e incaricati sulla NON scuola.
"ricercare" i nomi e cognomi e titolo e perché nonostante che tutti conoscessero le ragioni per NON ACQUISTARE una STRUTTURA residenziale adattata MALE a scuola !!!!
e dopo averli "ricercati" intervistarli sui perché e sui fatti !
Guardi redazione è una operazione di trasparenza FACILISSIMA: inizi da quelli (tanti) presenti ..o di lato, anche in questa ultima tornata.
In questi tempi degli INGANNI universali=dx&sx&civici&cinici ricercare e dire la verità è un atto rivoluzionario ! REDAZIONE facciamolo assieme, grazie