Velletri: morti folgorati, aperta indagine per duplice omicidio colposo. Ancora nessun indagato

Pubblicato: Giovedì, 02 Agosto 2018 - redazione cronaca

VELLETRI (cronaca) - La tragedia di ieri sera ha sconvolto la città: ricoverata in ospedale anche la moglie del cittadino albanese morto, colpita a sua volta dalla scarica elettrica sprigionatasi dal lampione

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La Feneal Uil per bocca del responsabile di zona Salvatore Riga, interviene sul tragico fatto di Velletri: "Dobbiamo evidenziare che purtroppo non ci sono i dovuti controlli nei cantieri e che le imprese pur facendo lavori edili applicano altre tipologie contrattuali rispetto a quelle stipulate con i sindacati. Ora basta troppi morti e feriti, chiediamo il contratto unico di cantiere e di coinvolgere maggiormente il sindacato nel sistema bilaterale. Purtroppo spesso i lavoratori sono in nero senza nessuna tutela".

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Intanto le indagini proseguono da parte dei carabinieri della stazione di Velletri e degli ispettori della Asl Rm6 che per tutta la giornata di oggi con la luce del giorno hanno fatto dei rilievi sul posto e nuove indagini e controllato tutta l'impiantistica e le centraline degli impianti della luce pubblica. Appare ormai accertato che è stato il lampione in ferro che era stato "racchiuso" tra i ponteggi a provocare la scarica mortale al povero cittadino albanese che stava rifacendo la facciata della sua palazzina. Scarica mortale poi trasferita al vicino di casa, Marco Alfano, che era andato in suo soccorso rimanendo folgorato a sua volta.
doffiziIntanto questa mattina la moglie della vittima straniera è stata ricoverata in ospedale a Colleferro perché anche lei ieri ha subito dei danni al corpo quando si è avvicinata per vedere cos'era successo ed ha visto i due uomini morti: la scarica elettrica ha colpito anche lei pur se fortunatamente senza esiti fatali.
E' stato aperto un fascicolo di indagine per duplice omicidio colposo da parte della Procura di Velletri, al momento contro ignoti, ma nelle prossime ore ci potrebbero essere degli iscritti nel registro degli indagati. Nel mirino, chiaramente, anche coloro che avevano il dovere di controllare che tutta la filiera dell'impiantistica dell'illuminazione comunale e pubblica fosse funzionante, in regola e operativamente messa a terra.