Vipera individuata e salvata dai Guardiaparco. Ora è in un ambiente più idoneo

Pubblicato: Sabato, 28 Luglio 2018 - redazione attualità

 

CASTELLI ROMANI (attualità) - Era stata avvistata e segnalata a Monte Compatri, nei pressi di Monte Salomone

ilmamilio.it 

I Guardiaparco hanno catturato una vipera comune (Vipera aspis) nell’area di Tuscolo. La segnalazione è arrivata da un gruppo di cittadini di Monte Compatri che l’hanno avvistata nei pressi di Monte Salomone. La vipera è stata catturata con l’aiuto di un apposito strumento sicuro sia per l’animale che per l’uomo, ed è stata rilasciata in un ambiente più idoneo e meno frequentato. 

Non è raro nel territorio del Parco dei Castelli Romani, avvistare dei rettili tra i quali il biacco, il saettone e la vipera. A differenza del biacco, che è un serpente privo di veleno, la vipera è velenosa ma è un serpente che in genere tende a nascondersi e a fuggire spaventata dai rumori. Serpente timido, come tutti i rettili, teme l’uomo e un eventuale morso è sempre per difesa e frutto della casualità, a meno che non venga appositamente infastidita. I serpenti non sono tra le specie più benvolute dall’uomo, in realtà svolgono un’importante funzione di equilibratori naturali, contribuendo anche a contenere il numero di roditori che rappresentano il loro cibo preferito. Contrariamente a quanto comunemente si sente dire, la loro presenza è del tutto naturale e non frutto di introduzioni o ripopolamenti.

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Caratteristiche che contraddistinguono la vipera sono una lunghezza massima di circa 70/80 cm, un corpo tozzo e la coda tronca, la testa piuttosto appiattita, con una caratteristica forma triangolare e l’estremità rivolta verso l’alto, le pupille sono a fessura anziché tonde, schiacciate e verticali, in bocca si trovano due grossi denti veleniferi. Se ci si imbatte in una vipera, per evitare di essere morsi è importante mantenere la calma; ciò significa non disturbarla e non tentare di ucciderla; non camminare tra la vegetazione a piedi nudi o con scarpe basse; non frugare tra la vegetazione a mani nude; camminare battendo in particolare sulle pietre dove di solito si nascondono, con un bastone; scuotere giubbotti o maglioni lasciati a terra prima di indossarli; controllare a vista i bambini facendoli giocare in posti sicuri.

In caso di morso è bene lavare la ferita con un disinfettante che non contenga alcol (acqua e sapone, acqua ossigenata); applicare un laccio a circa 5-6 cm. a monte della ferita che non deve essere troppo stretto, perché deve solo fermare la circolazione linfatica (che veicola il veleno) e non quella sanguigna; non succhiare assolutamente il sangue dalla ferita e recarsi il prima possibile al pronto soccorso.