Albano Laziale, il sottopasso di Pavona sui binari delle polemiche. Nobilio contro il Sindaco Marini

Pubblicato: Martedì, 01 Agosto 2017 - Marco Montini

ALBANO LAZIALE (attualità) - L'esponente di Terra Nostra commenta la sentenza del Tar e attacca l'amministrazione comunale.


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Il sottopasso ferroviario di via dei Piani di Monte Savello imbocca la “galleria” della polemica. Dopo lo stop all’opera di Pavona da parte del Tar del Lazio, relativo agli atti di aggiudicazione definitiva dell'appalto dei lavori di realizzazione e all’annuncio di Palazzo Savelli di ricorrere al Consiglio di Stato, in città la politica freme e dice la sua, non mancando di criticare l’operato amministrativo del sindaco Nicola Marini. Stavolta tocca alla consigliera comunale di Terra Nostra, Federica Nobilio. Che esordisce: “Pavona: una frazione di Albano in grande sofferenza e che, invece, potrebbe essere il volano della ripresa economica. Grandi potenzialità di sviluppo e di rilancio dell'imprenditoria, ad oggi completamente ferma, che questa amministrazione non riesce a sfruttare in modo adeguato”, dice l’esponente di minoranza. Secondo cui “il sottopasso ferroviario, come anche il nuovo cimitero e il palazzetto dello sport, rientrano in quelle opere che potrebbero cambiare radicalmente la qualità della vita non solo dei pavonensi ma di tutti i cittadini di Albano”. Potrebbero, se effettivamente realizzate: “E' un numero infinito di anni che aspettiamo di vederle compiute – attacca la Nobilio -, ma prendiamo atto a questo punto che il sindaco e i suoi in 7 anni non sono nemmeno riusciti a dare avvio ai cantieri di opere che erano stato progettate ben prima del loro arrivo al governo della città. La sentenza del Tar è la conferma di una politica immobile e poco capace e le conseguenze come sempre le pagheranno i cittadini: in termini di tempi che si allungheranno ulteriormente e in termini di costi per il ricorso al Consiglio di Stato. Aggiungo poi anche in termini di credibilità dato che le ombre gettate sulla gara dal Tar Lazio non sono cosa di poco conto…”, chiosa sibillina la Nobilio.