Colonna: quattro anni di Politiche sociali. L'assessora Gabriella Giuliani si racconta

Pubblicato: Giovedì, 21 Giugno 2018 - redazione politica

giuliani gabriella3COLONNA (politica) - Nonostante l'esiguità delle risorse a disposizione molte le cose fatte e le risposte date

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Quattro anni di Politiche sociali, l’assessora Gabriella Giuliani si racconta. E racconta il suo impegno per il paese di Colonna.

  • Cosa significa ricoprire il ruolo di assessore alle politiche sociali di un comune?

E’ una grande responsabilità: significa tenere sempre presente che un welfare moderno, inclusivo, equo ed efficace è dato dalla capacità di rispondere ai bisogni delle persone che vivono in stato di fragilità. Un impegno che non può prescindere da un lavoro di squadra con il Sindaco, giunta e consiglieri comunali.

  • Quale ambito ritiene costituisca il cuore delle Politiche sociali?

Ogni fragilità costituisce un ambito di prioritaria importanza, ma credo che l’assistenza scolastica ad alunne ed alunni con disabilità rappresenti il cuore delle politiche sociali: se il nostro scopo è quello di dare pari dignità a tutte e tutti ed assumiamo che dobbiamo sostenere la crescita individuale e l’inclusione in un contesto comunitario capace di creare sviluppo e innovazione, il nostro impegno deve partire fin dall’infanzia, offrendo tutte le risorse necessarie a valorizzare le potenzialità dei singoli. Così, oltre a cercare di confermare il numero di ore richiesto, abbiamo voluto favorire il processo di crescita ed autonomia attraverso una progettualità mirata. Tre anni fa è nato “Un giorno con…”, progetto volto a favorire il percorso di inclusione di un ragazzo con grave disabilità per il quale avevo ritenuto necessario rispondere alle richieste della scuola dando la massima copertura di ore di AEC e proponendo un progetto che gli consentisse di esprimere le sue capacità, garantendo la crescita e lo sviluppo dell’intero gruppo classe.

Nonostante la comprensibile “diffidenza” di alcuni miei colleghi, lo consideravo un investimento e presto ne avremmo apprezzato i risultati. Contattai la piscina di Colonna, che accolse subito con favore la proposta e fu avviata la collaborazione con i maneggi del territorio. L’ottimo risultato, evidenziato nella giornata conclusiva del progetto, svoltasi domenica scorso e alla quale purtroppo non ho potuto partecipare, ha dimostrato che spendere in favore dell’inclusione sociale significa investire sulle persone, valorizzandone il potenziale al servizio della comunità.

  • Come rispondere alle richieste sempre crescenti della popolazione, a fronte di bilanci sempre più esigui?
  • Le risorse, sempre più modeste, ci portano, a volte, a rispondere con grande fatica, tuttavia nei mesi scorsi, grazie al sostegno del sindaco e degli altri membri della giunta, abbiamo apportato una significativa variazione al bilancio comunale con un aumento di 12000 euro nel capitolo dell’AEC, mentre posso finalmente annunciare che un’ulteriore variazione è stata fatta appositamente per assicurare la copertura dello stesso servizio durante le gite scolastiche, ponendo fine all’annosa ed imbarazzante questione del recupero orario qualora venga svolto un servizio aggiuntivo in occasione di un’uscita didattica.
  • Quali altri progetti di inclusione sociale sono stati promossi dal Comune di Colonna?

Il progetto “Trasformiamo il bullismo”, finanziato dalla Regione Lazio che coinvolge insieme all’I.C. Don Milani (Colonna e Monte Porzio Catone), l’I.C. di Rocca Priora, realizzato in collaborazione con l’associazione Phylos e che quest’anno è giunto all’8° edizione. La stessa associazione è promotrice di uno sportello di ascolto presso la scuola di Colonna.

Abbiamo dedicato ampio spazio al tema delle ludopatie insieme ai volontari dello “Sportello intercomunale antiusura”; alla violenza di genere grazie alla proficua collaborazione con l’associazione “L’aquilone rosa”, che a Colonna gestisce da circa un anno e mezzo uno sportello di ascolto antiviolenza e che attualmente svolge un “Corso base di formazione per operatrici antiviolenza” presso la sede comunale.

  • Una piccola comunità, dunque, nella quale i cittadini, attraverso un associazionismo attivo, diventano protagonisti di coesione sociale e di benessere.

Sono pienamente d’accordo e a tale proposito vorrei segnalare alcuni progetti che non avremmo mai realizzato senza il supporto, totalmente gratuito, dei nostri volontari: mi riferisco al progetto “Consegna farmaci a domicilio” in collaborazione con la farmacia “Dott. Califano” e la Protezione Civile “Gruppo Pegaso”, in favore di persone anziane o con disabilità prive di una rete parentale; alla raccolta alimentare che organizziamo due volte l’anno insieme alla stessa Protezione Civile e che in passato ha visto un’attiva sinergia con l’Associazione Nazionale Carabinieri in congedo; ai progetti di prevenzione oncologica svolti con la “Consulta femminile comunale”; alle iniziative di accoglienza di ragazzi e ragazze in situazioni di disagio e di inclusione di persone con disabilità attuate insieme all’ASD Colonna e alla Running Evolution in ambito sportivo.

Non posso non citare l’Associazione “Ferrovia Museo Stazione di Colonna”, che ha ospitato un laboratorio fotografico integrato, ha promosso il convegno su “Dopo di noi e Reddito d’inclusione” in occasione della “Giornata internazionale delle persone con disabilità”ed ha ospitato una manifestazione per la “Giornata internazionale contro la violenza sulle donne”; ha permesso inoltre la realizzazione di progetti d’ inclusione lavorativa per persone con disabilità. L’associazione “Docta Ignorantia” che attraverso l’attività teatrale porta avanti importanti percorsi di integrazione sociale e culturale, infine le Suore Figlie della Divina Provvidenza, sempre pronte ad accogliere poveri ed emarginati.

Ci sarebbe ancora molto da dire su altri importanti servizi che vanno dall’assistenza domiciliare, alle politiche abitative, alle borse lavoro per persone in condizione di disagio socio-economico o di disabilità, al disagio psichico.