Volley femminile, Italia argento alle Olimpiadi dei sordi. La squadra interpreta con i segni l'inno di Mameli - IL VIDEO

Pubblicato: Domenica, 30 Luglio 2017 - Valeria Quintiliani

ITALIA (pallavolo) - Le ragazze di Campedelli salgono sul secondo gradino più alto del podio e interpretano l'inno d'Italia in italiano segnato. Un'interpretazione che scalda i cuori e punta i riflettori ancora sulla Lingua dei Segni italiana ancora non riconosciuta dal Governo.

ilmamilio.it - contenuto esclusivo

Tutta Italia ha le mani aperte che vibrano alte per applaudire l’argento del Volley femminile conquistato alle Olimpiadi dei sordi. Ieri la squadra di caoch Alessandra Campedelli non è riuscita a compiere l’impresa, ma c’era poco da fare contro un Giappone fortissimo come quello sceso in campo. Il risultato è stato comunque straordinario per la formazione azzurra costituita da Alice Tomat, Alice Calcagni, Ilaria Galbusera, Claudia Gennaro, Valentina Broggi, Luana Martone, Silvia Bennardo, Federica Biasin, Vanessa Caboni, Clara Casini, Simona Brandani e Federica Bruni che è riuscita a salire sul secondo gradino più alto del podio ed ad incantare tutta la penisola interpretando l’inno di Mameli in italiano segnato.

Un episodio che ha scaldato i cuori e che ancora una volta ha permesso di puntare i riflettori sulla lingua dei segni italiana, non ancora riconosciuta dal Governo italiano. Ciò che si vede nel video, come già detto, è l’interpretazione del testo dell’inno di Mameli in italiano segnato, un sistema che utilizza il lessico della lingua dei segni e segue la struttura grammaticale italiana. In sostanza il team azzurro non ha fatto altro che glossare il testo con i segni al fine di avvicinare l’italiano alla lingua dei segni italiana, la quale ha una struttura morfologica e sintattica propria. Aspetti che permettono alla LIS di essere scientificamente considerata una lingua e non un linguaggio come, ancora, in molti pensano. Insomma, quello che si è visto sul campo ieri è stato straordinario, quello che si è visto durante la premiazione commovente. Segnare l’inno di Mameli è l’ennesima dimostrazione che la comunità sorda segnante non è altro che una minoranza linguistica di questo paese, che è l’Italia, e che tale andrebbe riconosciuta.

GUARDA IL VIDEO