Ciampino: tetraplegico ma ostaggio della burocrazia. In casa senza corrente e coi macchinari sanitari spenti

Pubblicato: Venerdì, 15 Giugno 2018 - redazione attualità

letto ospedaleCIAMPINO (attualità) - Il caso di un uomo paralizzato trasferitosi da pochi giorni in città. "Solo grazie alla protezione civile e ad una vicina riusciamo a dargli sollievo", dicono i parenti. L'Enel, che sta riattivando un contratto disdetto dal precedente inquilino, avrebbe chiesto una settimana di tempo

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Quando la burocrazia - come purtroppo spesso accade - finisce col rendere tutto più complicato e, in questo caso, riuscire a rendere la vita ancora più difficile di quanto non sia. Il caso, che avviene nella zona di Casabianca a Ciampino, è quello di un uomo che per un incidente sul lavoro è rimasto tetraplegico ed è costretto al letto, paralizzato.

La famiglia dell'uomo, L.G. di 52 anni, si è trasferita in affitto a Ciampino da pochi giorni ma dal momento in cui è entrata nella nuova casa non ha potuto avere ancora la corrente elettrica.

"Viviamo - racconta un famigliare - una situazione di estremo disagio. I macchinari che utilizziamo per il nostro congiunto hanno ovviamente bisogno dell'energia elettrica ma purtroppo l'Enel ci ha detto che prima di martedì prossimo non sarà possibile attivare il contratto di fornitura".

Il vecchio inquilino, infatti, a quanto pare invece di volturare in favore del proprietario dell'abitazione o comunque dei nuovi affittuari, ha inoltrato disdetta per il contratto in essere che dunque deve essere riattivato.

Il disagio è evidente e grave

"Abbiamo interessato i Servizi sociali di Ciampino, la polizia locale di Ciampino ed il locale gruppo di protezione civile: vogliamo ringraziare tutti per l'aiuto, l'ascolto e la vicinanza che ci sono state fornite. Proprio grazie alla protezione civile per le ore diurne possiamo utilizzare la corrente erogata da un piccolo gruppo elettrogeno che però ovviamente di notte dobbiamo spegnere. Una vicina ci ha messo a disposizione una presa alla quale possiamo attaccare quantomeno un macchinario che serve per evitare le piaghe da decubito".

A trovarsi senza energia elettrica, in una casa abitata solo da pochissimi giorni, sono però tutti i coloro che vivono nell'appartamento. "Vale a dire - prosegue il familiare dell'uomo affetto da paralisi - che non possiamo lavarci, cucinare: abbiamo enormi difficoltà nello svolgere le attività più banali. E trovarsi in questa situazione con un disabile grave in casa non è davvero semplice".

L'auspicio è che la burocrazia stavolta, nonostante il fine settimana alle porte, possa essere scavalcata e le pratiche necessarie per portare l'energia elettrica in questa abitazione possano essere sbrigate in via straordinariamente rapida.

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petra febb2018


Commenti  

# Ex inquilino 2018-06-19 22:02
Volevo chiarire alcuni punti. Quello che avete scritto non corrisponde alla realtà. ho consegnato le chiavi di casa al proprietario il 16/05/18 invitandolo a fare volture energia al più presto,dopo ripetuti richiami quindi il 21/05/18 ha fatto voltura,ma guardacaso a nome mio,premetto che non sapevo che aveva affittato di nuovo e a chi.Dopo un mese e dopo che hanno ristrutturato ed abitato l'appartamento,ho chiamato l'enel per informarmi se la voltura era stata fatta e mi ritrovo la corrente a mio nome,per un mese hanno usato la corrente che io pagherò.Ho avvisato il proprietario di casa,ma non avendo risposta sull'accaduto e su come mai la richiesta di voltura era a mio nome ho telefonato all'enel chiedendo il distacco immediato. Ecco come sono andate le cose realmente.
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