Il fumo è una dipendenza che provoca 7 milioni di morti l’anno

Pubblicato: Venerdì, 15 Giugno 2018 - redazione benessere

fumo schiavituFRASCATI (benessere) - I numeri del "vizio" sono in calo ma l'impatto sociale è sempre molto alto

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Ogni vizio, provoca una dipendenza, ed essa provoca una forma di schiavitù. La dipendenza dal fumo, conosciuta col nome tecnico di tabagismo è forse una delle dipendenze più diffuse fra la popolazione; anche se non può sembrare vero, ma accendere una sigaretta è davvero classificata come forma di dipendenza. Parliamo infatti di dipendenza da una sostanza, ovvero la nicotina che agisce come stimolante sui recettori cerebrali, inducendo una sensazione di gratificazione ogni volta che si fuma una sigaretta. Per tale motivo, smettere di fumare può essere davvero difficile.

Come ogni forma di dipendenza, anche per quella “da fumo” se ne può uscire, ma alla base vi deve essere una “presa di coscienza” del problema e quindi un atto di volontà. Nonostante ci sia stata negli ultimi anni una decisa riduzione dei fumatori, le sigarette uccidono ogni anno 7 milioni di persone nel mondo, tra cui quasi un milione per le conseguenze del fumo passivo.

La cifra è fornita dall'Oms, che pochi giorni ha celebrato la Giornata Mondiale contro il Tabacco. Secondo l'Organizzazione nel 2016 il 20% della popolazione mondiale fumava, mentre nel 2000 era il 27%. Oltre metà dei paesi membri ha ridotto il numero di fumatori in questo lasso di tempo, ma solo uno su otto riuscirà a ridurli del 30% entro il 2025 come richiesto dagli obiettivi dell'Oms.

Nel mondo oltre 24 milioni di ragazzi tra 13 e 15 anni fumano, tra cui 17 milioni di ragazzi e 7 milioni di ragazze. Oltre l'80% dei fumatori vive in paesi a medio e basso reddito, che sono anche quelli in cui il numero di fumatori cala più lentamente, e il paese dove si fuma di più è la Cina, con oltre 307 milioni di tabagisti, seguita dall'India.  Nel 1964, il primo rapporto del Surgeon General mise per la prima volta in evidenza la connessione tra il fumo di sigaretta e una malattia, il tumore al polmone: oggi, dopo oltre 50 anni, le patologie che risultano connesse al fumo sono quasi 40 e la lista risulta piuttosto nutrita, con patologie a carico di quasi tutti gli organiPer quel che concerne la relazione fumo-insorgenza di tumore, ad esempio, le evidenze ora provano che, dal fumo di sigaretta, risultano due nuove “connessioni dirette”, con il cancro al colon retto – che è il secondo tipo di cancro più mortale dopo quello ai polmoni – e con il cancro al fegato. Inoltre studi medici evidenziando che il fumo può provocare tumori in ogni parte del corpo: oltre ai polmoni, ai bronchi, all’esofago e alla cavità orale, al naso, alla faringe, allo stomaco, al pancreas, alla vescica, ai reni, al fegato, all’utero, alla cervice, al colon retto e può causare anche la leucemiaOltre ai tumori, tra le patologie causate o innescate dal fumo, studi medici sottolineano una lunga lista di malattie – destinata probabilmente ad allungarsi in futuro: si va dalle malattie respiratorie  (una fra tutte la broncopneumopatia cronica ostruttiva) alle malattie cardiovascolari (tra cui aneurisma e infarto), sino alle complicanze in gravidanza, alla riduzione della fertilità e della funzionalità sessuale maschile, a un aumentato rischio di mortalità neonatale (i bambini le cui madri hanno fumato durante la gravidanza o che sono esposti al fumo passivo dopo la nascita hanno maggiori probabilità di morire di morte in culla (SIDS) rispetto ai bambini non esposti al fumo), alla riduzione dell’efficienza del sistema immunitario, a problemi alla vista (glaucoma e degenerazione maculare).

   petra febb2018

L’insegnante Marco Staffiero (nome spirituale Ardas Sadhana Singh) è insegnante certificato di Kundalini Yoga, il suo diploma è riconosciuto a livello internazionale dal KRI (Kundalini Research Institute) e dall’IKYTA (International Kundalini Yoga Teacher Associations) e a livello nazionale  dalla UISP – Area Discipline Orientali. Ha seguito il corso di formazione insegnanti con Guru Shabad De Santis, il primo insegnante di Kundalini Yoga in Italia, presso il centro Yogi Bhajan Akhara, a Roma. Attualmente insegna a Frascati, Grottaferrata, Ariccia, Pomezia e Roma. Nel corso degli ultimi anni ha rivolto grande attenzione verso le discipline olistiche e le medicine alternative, la sana alimentazione e il benessere psico-fisico. Ha una laurea in Scienze Politiche - Relazioni Internazionali e dal 2009 è iscritto all’ordine dei giornalisti del Lazio. Approfondisce come giornalista e studioso diverse tematiche, che riguardano anche i fenomeni dello stress e dell’ansia nel nostro tempo. Collabora attualmente on line con “Il Giornale dello Yoga“ e con il quotidiano “L’Osservatore d’Italia”. Con quest’ultimo si occupa prevalentemente di malattie ambientali ed elettrosmog.

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