Rocca Priora, il centro raccolta della 'Beccaccia' è ancora sotto sequestro e diventa materia di scontro politico

Pubblicato: Giovedì, 19 Aprile 2018 - Fabrizio Giusti

ROCCA PRIORA (eventi) - La Voce Nuova alza la voce: "Raccolta differenziata insufficienza e informazioni scarse"

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Sul sequestro del deposito di rifiuti della Beccaccia ancora ci sono poche notizie certe e i tempi di riapertura completa della struttura sembrano essere imprecisi. Da parte delle istituzioni comunali si è mostrata una certa tranquillità e questo fa pensare che il problema sia di prossima soluzione. Tuttavia il mondo politico si interroga legittimamente sulle cause della chiusura, sui tempi di ritorno al regime originale dell’operatività e sulla funzionalità del sistema rifiuti. La 'Voce Nuova', con il consigliere Gianluca Mastrella, è tornata all’attacco sulla vicenda. Sia in consiglio comunale, e ora anche attraverso la pagina social del movimento.

“Prima o poi i nodi vengono al pettine – ha detto Gianluca Mastrella – infatti il Nucleo operativo ecologico, alle dipendenze del ministero dell'Ambiente, che si occupa della vigilanza, prevenzione e della repressione delle violazioni compiute in danno all'ambiente, ha sottoposto a sequestro, a seguito di un sopralluogo, non l’isola ecologica che ancora non abbiamo, ma il centro raccolta dei rifiuti della Beccaccia. Nessuna informazione più dettagliata è stata data dall'amministrazione, tranne uno scarno comunicato nel quale si diceva che il centro era interdetto ai cittadini. Per una questione di trasparenza – ha continuato Mastrella – cercherò di far emergere i motivi per i quali si è giunti a tale situazione. Rocca Priora è piena di progetti predisposti, per i quali sono state spese risorse pubbliche, senza che sia stato prodotto alcunché. Tranne qualche beneficio per i progettisti. In troppi casi è mancata una previsione, oserei dire prudente, sulla possibilità di realizzazione di determinate opere. L'Isola ecologica è una di queste”.

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“Facciamo un po' di storia - continuano da ‘La Voce Nuova’ - 1) L'amministrazione pensa di di realizzare l'isola ecologica alla Beccaccia. Qualcuno molto potente si oppone, facendo valere la regola: non nel mio giardino 2) L'amministrazione allora decide di realizzare l'isola ecologica in zona “Fontana Chiusa”, ignorando che è zona sottoposta a vincoli ambientali. Acquisisce un terreno privato per la cifra di 37mila euro, investe nella progettazione e alla fine l'Ente Parco dei Castelli Romani nega il nulla osta. Queste spese potrebbero già configurarsi come un danno erariale 3) A quel punto, la pseudo raccolta differenziata è stata lanciata, ma senza un'isola ecologica non può definirsi raccolta differenziata nel contratto con la SARIM è detto chiaramente che la raccolta differenziata si considera a regime solo quando il Comune realizzerà l'Isola ecologica 4) Si punta a una soluzione temporanea: si ritorna alla Beccaccia. Si dispone, però, solo un Centro di raccolta dei rifiuti 5) Per farla funzionare il Sindaco emette due ordinanze. «Le ordinanze, però - come ha ricordate in Consiglio comunale Gianluca Mastrella - hanno una durata limitata. Nel frattempo, però, l'amministrazione è rimasta inerte senza mai pensare a una soluzione definitiva». 6) Di fatto il Centro raccolta della Beccaccia ha funzionato, nonostante la cessazione degli effetti delle ordinanza: non più prorogabili”.

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Mastrella ha dunque specificato che è inutile parlare di raccolta differenziata se ad oggi non si ga né un’isola ecologica e né un centro raccolta. Secondo la Voce Nuova, inoltre, il sistema non funzionerebbe come propagandato. “Non ci sono mai stati i controlli annunciati dal Sindaco e dalla Sarim, non parliamo delle multe. E i rifiuti abbandonati nei boschi aumentano. Il comandante dei Vigili urbani – continuano dal movimento - aveva pubblicamente annunciato che avrebbe reso pubblici i dati delle sanzioni comminate per chi abbandona i rifiuti. Abbiamo proposto la costituzione di una Task force con tutti i Comuni, le Forze dell'Ordine, l'Ente Parco, la Comunità, Montana, le Protezioni civili dei comuni, le associazioni che agisca in modo coordinato per prevenire e intervenire. Stiamo ancora aspettando delle risposte e i rifiuti di ogni tipo crescono e continueranno ad aumentare proprio per il sequestro”.

Infine una sciabolata anche sulla questione amianto, dibattuta recentemente in un incontro a Rocca Priora. La Voce Nuova aveva chiesto il censimento dell’amianto e la convenzione con ditte specializzate. “Anche in questo caso tutto tace, tranne il solito convegno che lascia il tempo che trova”, conclude il movimento. Nel frattempo, però, la questione più urgente, quella del Centro raccolta, continua a tenere banco. Anche, e forse soprattutto, a causa di un’assenza di comunicazione ufficiale. Una comunicazione annunciata al momento della pubblicazione dell’avviso di parziale chiusura del sito e poi subito interrotta. E dal sequestro è passato circa un mese.

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